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Un database per quantificare l’impatto dell’ uomo sul pianeta

Un database per quantificare l’impronta che l’ uomo lascia sull’ambiente.

Si chiama Human impact Database, ed è nato dalla volontà  di alcuni scienziati dell’Università di Stanford, per sensibilizzare le persone sul peso che le nostre azioni hanno sull’ambiente.

Come hanno dichiarato questi scienziati i cambiamenti climatici, l’ingente siccità e i tanti altri problemi che affliggono in questo momento il pianeta hanno reso necessario rendere fruibile a tutti una prova concreta del peso delle nostre azioni sul pianeta.

Questo database ha quindi lo scopo di dare delle risposte concrete alle tante domande che, quando si é  attenti a questo tipo di problematiche , ci si pone.

Come funziona l’ Human impact Database

Questa particolare raccolta di dati é  consultabile all’indirizzo anthroponumbers.org, ed è divisa in cinque settori principali: acqua, energia, flora e fauna, cicli atmosferici e biogeochimici e territorio.

Sono poi divise in altre 20 sottocategorie, più o meno, una per  ogni attività.

Da qui è possibile risalire ad un numero globale che la descrive, ad esempio il consumo totale se si tratta di una risorsa, ad esempio, o il livello di emissione totale nel caso di metano o anidride carbonica, e la percentuale di questo imputabile all’essere umano.

Per alcuni degli impatti descritti é possibile visionare anche uno storico che mostra l’evoluzione nel tempo. Inoltre per ogni voce c’è la possibilità di sapere come è stato effettuato il calcolo.

Non un portale per addetti al lavoro ma  utilizzabile da chiunque sia interessato, che si prepone di contribuire – scrivono gli scienziati – a un’alfabetizzazione collettiva sulla questione climatica e ambientale. Per questo, nel database ci sono anche circa 300 immagini e grafici che aiutano a visualizzare in maniera più semplice il significato dei numeri e il loro andamento nel tempo.

Qualche numero

Alcuni esempi di cifre che si possono trovare nel database sono la produzione globale di plastica (400 miliardi di chilogrammi ogni anno), il numero di animali a oggi estinti (762 specie) o l’innalzamento medio annuo globale del livello del mare (circa 3.4 millimetri ogni anno).