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Umberto Nobile morì a Roma il 30 luglio 1978

Umberto Nobile fu un ingegnere aeronautico ed un esploratore italiano, docente di Costruzioni Aeronautiche dell’Università di Napoli per oltre trent’anni, nonché direttore dello Stabilimento militare di Costruzioni Aeronautiche di Roma dal 1919 al 1928 e generale del Corpo Ingegneri dell’Aeronautica Militare Italiana.

Nobile è stato uno dei pionieri e delle personalità più elevate della storia dell’aeronautica italiana; divenne famoso al grande pubblico per aver pilotato l’aeroplano che eseguì il primo avvistamento del Polo Nord e, soprattutto, per le sue due trasvolate in dirigibile del Polo.

La vita

Figlio di Vincenzo e Maria La Torraca, si laurea all’ Università di Napoli nel 1908 in ingegneria industriale meccanica, con il massimo dei voti.

Lo stesso anno consegue un diploma in elettrotecnica.

Nel 1911 vince un concorso ed è ammesso a frequentare, a Roma, un corso di costruzioni aeronautiche, presso il battaglione del genio militare, dal quale nascerà in seguito l’aeronautica militare italiana.

Spedizioni

 Il 12 maggio 1926, Umberto Nobile, partito dalle Isole Svalbard sul dirigibile “Norge”, da lui stesso disegnato insieme al norvegese Ronald Amundsen e all’americano Lincoln Ellsworth, che aveva finanziato la spedizione, doppiò il Polo Nord.

Nel 1928, egli iniziò una serie di voli sopra le regioni dell’Artico, ancora inesplorate, con un dirigibile simile al “Norge”.

Al terzo tentativo, il 24 maggio, l’aeromobile si schiantò sul ghiaccio e i superstiti dell’equipaggio, prima di essere salvati, dovettero attendere quarantadue giorni riparati in una tenda che dipinsero di rosso.

La sera del 23 giugno, due aerei svedesi raggiunsero la Tenda Rossa: uno era il Fokker 31 di Lundborg, che riuscì ad atterrare sulla pista di neve e ghiaccio e a trarre in salvo Nobile, il quale avrebbe dovuto dirigere dalla base svedese le successive operazioni di soccorso.

L’insuccesso della spedizione e le traumatiche vicende successive ebbero come conseguenza una inchiesta alla quale venne sottoposto lo stesso Nobile, accusato di aver abbandonato i suoi uomini.

Dimessosi dall’Aeronautica, si recò nell’URSS (1932), dove rimase fino al 1936 costruendo e progettando dirigibili.

Dal 1939 al 1942, invece, lavorò negli Stati Uniti.

Nel dopoguerra, dopo la pubblicazione di “Posso dire la verità”‘, libro molto polemico, riapparve varie volte alla ribalta della cronaca per difendere il proprio operato.

Una commissione d’inchiesta esautorò Umberto Nobile dal suo grado, ma in seguito il giudizio della commissione fu sovvertito e Nobile venne riabilitato.

Abbandonata la docenza, divenne deputato dell’Assemblea Costituente.

Nel 1948, lasciò la Costituente per dedicarsi nuovamente a tempo pieno alla docenza e all’attività scientifica anche attraverso la produzione di numerosi libri.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.