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“Ulisserock”, la reinterpretazione dell’Odissea di Teatro Distinto

Teatro Distinto è un’associazione culturale che da anni opera in ambito teatrale nel territorio del casertano, questa realtà è fonte di grande ispirazione per i giovani di Marcianise e dei comuni limitrofi, che sperimentano il bello dell’arte e la possibilità di alimentare una grande passione.

Ulisserock, lo spettacolo di Teatro Distinto

Questa inesauribile spinta creativa nasce proprio dal presidente di Teatro Distinto, Gabriele Russo, primo promotore dell’avvicinamento dei giovani all’arte della recitazione. Russo solca il palco del ‘Teatro Città di Pace’ di Caserta con lo spettacolo ‘Ulisserock’, riadattamento dell’Odissea nel quale interpreta un biondo e grintoso Ulisse e del quale è anche regista e sceneggiatore. L’opera presenta un’anima fortemente rock, nella quale le vicende narrate da Omero sono accompagnate dalle canzoni dei Talking Heads e degli U2, dando vita ad un intreccio originale e accattivante.

Parlando dell’autenticità e del bisogno di dare nuova energia al teatro, lo stesso Russo dichiara: “Quello che trovo rock è anche il potere del teatro, che sembra stia rinascendo più acceso dopo la crisi pandemica, e la voglia di attori ancora in formazione di lanciarsi e provarsi, proprio come fecero Ulisse, i suoi uomini o Telemaco”.

Conseguito un diploma, ultimato il “Corso Superiore di Recitazione” a Roma, Russo ha all’attivo lavori in TV (Un Posto al Sole, Alta Infedeltà), sul web (con The Jackal) e lavora come insegnante di materie umanistiche nella scuola secondaria, un aspetto che collima perfettamente con l’attività teatrale e che costituisce un’importante fonte di ispirazione.

Sul tema del teatro e del contributo che può dare alle nuove generazioni, il presidente di ‘Teatro Distinto’ afferma: “La nostra è una realtà nata per gioco ma decisa ad accrescere sempre più il suo spessore. Siamo convinti del valore rigenerante e terapeutico dell’arte teatrale, a patto che sia unita ad una vera componente umana, che prenda le distanze dal teatro inteso come vacuo narcisismo e inutili atteggiamenti divistici, che nel mio percorso mi è capitato di vedere troppo spesso”. 

Una spinta, una vocazione irrinunciabile che trova riscontro in una realtà accogliente, solidale, nella quale i giovani possono accrescere l’amore per l’arte e la recitazione.