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martedì, 21 Marzo 2023

UE: ok a Legge Stabilità e assunzioni

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Mariapaola Ramaglia
Sono laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione e in Economia Aziendale e sono Mediatrice Familiare. Da anni, collaboro con diverse Associazioni che si occupano di difendere i diritti dei minori e sostenere famiglie che vivono situazioni di disagio o sofferenza. Sono socia di un'Associazione, in cui mi occupo di formazione ed essendo appassionata di comunicazione e scrittura, sono anche scrittrice, blogger e web writer.

Dovrebbe esserci il via Libera dall’UE alla Legge di Stabilità 2015, che comprende anche i finanziamenti per l’immissione in ruolo di 150mila docenti precari. Ottime notizie, dunque, per gli appartenenti alle Graduatorie ad esaurimento e anche per coloro che hanno partecipato al concorso 2012, che dovrebbero essere assunti in un unico blocco nel 2015/2016, grazie al piano straordinario di assunzioni contenuto nella Legge di Stabilità.

L’Unione Europea ha deciso, dunque, di non far partire alcuna procedura e questo perché ha riconosciuto che nel 2014 ci sono state “circostanze eccezionali”, aggiungendo che, però, l’Italia deve continuare “sulla via già intrapresa delle riforme”. E’ rinviata, comunque, a marzo la revisione per eventuali correzioni, dato che -fra quattro mesi- il nostro Paese, la Francia ed il Belgio saranno sottoposti a nuovo esame. Le ripercussioni dovrebbero essere positive sia per le assunzioni dei docenti precari, sia per gli studenti delle scuole superiori interessati agli stage formativi. Per quanto riguarda il resto, dovrebbero rimanere confermati i tagli precedentemente approvati dal nostro Governo.

Pronto è stato il commento del Ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, che ha dichiarato: “Credo, queste sono le notizie informali, che venga apprezzato l’impegno che l’Italia sta mettendo a 360 gradi, e quindi che si possa proseguire tranquillamente sulla manovra che abbiamo presentato”. Nel frattempo, continuano le votazioni per gli emendamenti presentati alla Legge di Stabilità e il testo dovrebbe arrivare in Aula a Montecitorio il prossimo 27 novembre.

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