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Ue, embargo al petrolio russo: la proposta per convincere Orban

L’Ue si appresta a proporre il divieto di import di petrolio della Russia via mare, ritardando le restrizioni alle importazioni da un oleodotto di Druzhba che fornisce l’Ungheria di greggio russo.

Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la commissione europea ha inviato una bozza di proposta rivista ai governi nazionali. L’idea è concedere sei mesi agli stati membri per l’eliminazione graduale dell’import di greggio via mare e otto mesi per quello di prodotti raffinati.

Questo concederebbe più tempo all’Ungheria per trovare una soluzione tecnica che le consenta di soddisfare i suoi bisogni energetici e quindi rompere l’impasse sul pacchetto di sanzioni contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina.

L’Ungheria però potrebbe rinunciare ad imporre un embargo al petrolio russo. Per il momento, stop solo al greggio via mare. Il compromesso permetterebbe di rinviare lo stop alla fornitura delle importazioni che passano per l’oleodotto di Druzhba, la condotta che rifornisce l’Ungheria. Orban ha ribadito più volte di non accettare interruzioni senza “garanzie sulla sicurezza energetica“.

Conflitto Russia-Ucraina: sesto pacchetto di sanzioni con embargo del petrolio

Alla vigilia del Consiglio Europeo a Bruxelles, la bozza inviata dalla Commissione Ue prevedrebbe di concedere sei mesi per stoppare le importazioni di petrolio dalla Russia per le forniture via mare e otto mesi per l’importazione di prodotti raffinati.

La proposta, che concede più tempo all’Ungheria per riorganizzare le proprie forniture energetiche, potrebbe sbloccare le trattative in stallo riguardo il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia.

 

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.