È stato stilato oggi 3 maggio dalla Commissione Ue a Bruxelles, il rapporto su i dati in merito alla crescita dei paesi dell’Euro-Zona in primavera. Tra i paesi interessati in primis l’Italia, con Spagna e Grecia.
Secondo i dati editi stamane dalla Commissione Ue, gli esiti economici positivi del 2017 ha portato la crescita dell’economia italiana a stabilizzarsi su un tasso di crescita pari ad 1,5% per il 2018, dovuto soprattutto alla ripresa della domanda interna (Pil).
Ma la Commissione Ue avverte: per il 2019 le stime prevedono un rallentamento del Pil pari al 1,2%, perdendo il 0,3% , dovuto al rallentamento degli investimenti.
Dalle previsioni della Commissione Ue emerge un quadro economico dell’Euro-Zona molto positivo. Infatti, i paesi trainanti dell’Euro-Zona, quali Francia e Germania, usciranno in questo 2018, economicamente più forti , con un tasso di crescita pari al 2,8%.
Per il nostro paese, anche i paesi trainanti dell’Euro-Zona, nel 2019 si prevede un rallentamento che porterà il tasso di crescita a stabilizzarsi tra il 2% ed 2,3%.
Tra i fattori che porterà tale rallentamento alla crescita dei paesi dell’Euro-Zona è certamente l’incertezza e instabilità politica che pervade in moltissimi paesi Ue, tra cui proprio l’Italia.
Infatti, proprio in Italia , soprattutto in materia di politiche economiche, tutt’ora si discute di politiche economiche , ma nessuna ancora è stata varata , nonostante i molteplici appelli giunti anche dal presidente della BCE Mario Draghi.
Non manca infatti, di sottolineare la Commissione Ue, che proprio per l’Italia il clima politico attuale mette in rischio gli esiti positivi conseguiti in questi anni ed aver devastanti ripercussioni nei mercati italiani e tra i mercati italiani e quelli dei paesi dell’Euro-Zona.