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giovedì, 21 Settembre 2023

Ucraina: scontri e proteste filo russe

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In Ucraina, scontri e proteste filo russe rendono la situazione dal punto di vista politico, e non solo, sempre meno stabile. Il nuovo governo filo europeo del premier Oleksander Turchinov non riesce a riunire i cittadini del suo paese sotto un’unica bandiera e trova sempre maggiori difficoltà a sedare le proteste degli esponenti filo russi. Ieri pomeriggio, in diverse città ucraine, alcuni manifestanti hanno assediato e attaccato edifici governativi con lo so scopo di ottenere un referendum per unirsi alla Russia.

Le prime scintille sono scoppiate a Donetsk. La città che dista circa 80 km dal confine sovietico ed è considerata uno dei principali centri ucraini più influenzati dai sovietici. Il corteo, formato da oltre 2mila persone, si è riunito nella piazza principale della città per manifestare a favore dell’unione alla Russia. Le proteste, inizialmente pacifiche, sono diventate violente quando un gruppo di 50 persone mascherate e armate si è staccato dal corteo principale per scagliarsi con violenza contro il palazzo del governo provinciale. Le forze di sicurezza sono intervenute immediatamente sul posto e dopo alcuni minuti di scontri, grazie all’utilizzo degli idranti hanno disperso la folla. Una pausa momentanea, visto che i manifestanti hanno lanciato un ultimatum, minacciando di sostituire il Consiglio regionale con un  “Consiglio del popolo”.

Altri scontri si sono verificati a Lugansk, dove la polizia è stata costretta a sparare i gas lacrimogeni per fermare la protesta. Durante gli scontri un poliziotto e un manifestante sono rimasti gravemente feriti. Un giornalista di AFP News Agency ha dichiarato di aver visto a Kharkiv un centinaio di manifestanti costringere 15 membri ultranazionalisti di destra a salire, camminando sulle ginocchia, una collina molto ripida. A quanto pare, secondo la fonte, l’umiliante punizione è avvenuta sotto gli occhi di alcuni agenti di polizia che non sono intervenuti per calmare la situazione.

Il presidente del parlamento ucraino, in seguito a questi episodi, ha convocato una riunione d’emergenza con i responsabili dei servizi di sicurezza. Intanto da Washington fanno sapere che la Russia ha radunato circa 40mila soldati sul confine orientale dell’Ucraina. Successivamente da Mosca è però arrivata la smentita della notizia.

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