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Ucraina, passo indietro della Russia: nessun coprifuoco a Kherson

Ieri è stata annunciata la scomparsa della bandiera russa dall’amministrazione della città dell’Ucraina meridionale occupata chiamata Kherson. Al momento, riguardo il destino di Kherson, non è chiaro se le truppe russe siano intenzionate a lasciare o meno la città.

Pochi minuti fa, invece, è stato annunciato dai filorussi un coprifuoco di 24 ore su 24. L’annuncio è stato diffuso dal vicegovernatore Kirill Stremusov che spiega l’utilizzo del coprifuoco come tentativo di difendere la città. Intanto, il vicepresidente del consiglio regionale in esilio ucraino, Yuriy Sobolevskyi, ribadisce sui social che Kherson “è e resterà sempre Ucraina”.

La Federazione ha smentito subito dopo l’utilizzo del coprifuoco: Stremusov fa un passo indietro modificando il video nel quale aveva annunciato la misura difensiva.

Circa quattro giorni fa la Federazione ha infatti approfittato dell’occupazione per trasportare in Russia le spoglie del principe di Tauride, Grigorij Aleksandrovich Potëmkin. Il principe (1739-1791) è stato uno dei favoriti di Caterina II, nonché suo amante. Le sue spoglie sono state fino ad ora conservate nella cappella di Santa Caterina, ad esclusione di cuore e cervello, proprio a Kherson. Non è da escludere che Putin possa giustificare l’occupazione con l’intenzione di riportare in patria le spoglie del rinomato principe, fondatore della città stessa.

Fonti da verificare sostengono che l’esercito russo abbia abbandonato i posti di blocco a Chornobayivka, Stepanivka e Bilozerka.

Ucraina, cosa sta succedendo a Kherson: perché la Federazione vuole mantenere il controllo della città

La città di Kherson ha un ruolo strategico molto importante per via della presenza della diga di Khakovka. La tensione è molto alta: sia la Federazione Russa che l’Ucraina accusano la fazione opposta di voler controllare la diga con l’intenzione di provocare un’esplosione e distruggerla.

La diga di Khakovka ha una significativa importanza per la gestione della centrale nucleare di Zaporzhzhia. Proprio dalla diga, infatti, proviene l’acqua che permette il raffreddamento nella centrale nucleare. Inoltre, è proprio grazie alla diga di Khakovka che arriva acqua alla Crimea. Il rischio per l’Ucraina è che la Federazione utilizzi l’esplosione della diga per causare un’inondazione.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.