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Caserta: volontari partono per difendere l’Ucraina

Ucraina, partono volontari da Caserta, pronti a difendere la patria.

Partirà da Caserta un pulmino con dieci volontari ucraini che raggiungeranno Kiev per combattere e salvare la nostra Patria”.

 A darne notizia è stato padre Ihor Danylchuk, sacerdote punto di riferimento della comunità ucraina locale come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Mykyta ha 37 anni, analista finanziario ed è uno dei tanti giovani volontari ucraini determinati ad impugnare le armi.

Putin ci chiama nazisti e pensa che noi capitoleremo, ma non è così, c’è un intero popolo che combatterà, anche se sappiamo che non possiamo da soli opporci alla Russia. L’Italia, la Francia, la Germania, gli Usa, devono aiutarci concretamente, non solo a parole”; questa parte delle dichiarazioni di Padre Ihor. 

Una situazione difficile quella dell’Ucraina, invasa dalla Russia di Putin che non mette fine allo spargimento di sangue.

Esprime solidarietà anche il sindaco di Caserta, Carlo Marino che ha incontrato questa mattina padre Igor Danylchuk, riferimento della comunità ucraina in città e nell’intera provincia. Marino ha espresso solidarietà personale e a nome dell’Amministrazione comunale al popolo ucraino e la ferma condanna morale e politica per l’azione militare in corso in Ucraina da parte della Russia. “Caserta è città di pace e condanna fermamente l’aggressione militare in corso in Ucraina. Siamo vicini alla comunità ucraina casertana, la più grande della Campania, con la quale condividiamo questi momenti di forte ansia e dolore per quello che sta accadendo”. Ha dichiarato il Primo cittadino di Caserta. 

Tanti i casertani che ieri hanno manifestato per la Pace in Ucraina. La comunità ucraina di Caserta si oppone alle aggressioni russe e ai prepara a fiaccolate e celebrazioni liturgiche.  Non solo partecipazione sociale, ma vera e propria mobilitazione, con l’invio di uomini che da Caserta partiranno per combattere contro l’invasione di Mosca.

Entrare in Ucraina è difficile, ma come ha spiegato Padre Ihor, grazie ad un accordo con il Consolato i volontari dovrebbero riuscire a raggiungere il Paese.