L’attesa è finita: domani finalmente, scatterà la Coppa d’Africa 2015. Una strada, quella che ha portato alla trentesima edizione della massima competizione africana per nazioni, decisamente in salita. Si è rischiato infatti di non disputare nessun torneo per via dell’allarme Ebola che ha colpito, tra le tante zone, anche il Nordafrica. La Caf (Confederation of African Football -ndr) aveva in origine scelto il Marocco come sede per ospitare la manifestazione calcistica, peccato che, nello scorso novembre, i vertici calcistici del paese marocchino avevano negato per motivi di sicurezza il pass per poter organizzare sul territorio la competizione.
Così, la Caf di fronte al rifiuto del Marocco ad ospitare il torneo, decideva di escluderlo dallo stesso e dopo alcune settimane la faccenda si risolveva trovando ospitalità nello stato della Guinea Equatoriale che metteva per l’occasione a disposizione ben 4 città e i loro rispettivi stadi. Per il paese equatoguineano si tratta della seconda volta che si trova ad ospitare la competizione africana per nazioni, già nel 2012 aveva visto disputare alcuni match di Coppa d’Africa nei suoi due stadi di Malabo e Bata.
Ai nastri di partenza ci saranno 16 squadre tutte uscite dal lungo ciclo di match valevoli per le qualificazioni tranne la nazione ospitante, quest’ultima ripescata per l’occasione dopo essere stata esclusa in precedenza a causa di un comportamento scorretto del team guineano reo di aver schierato un calciatore non eleggibile. Le squadre saranno divise in 4 gironi dai quali usciranno 8 squadre che si sfideranno nella fase ad eliminazione diretta. Per la finale appuntamento a Bata il prossimo 8 febbraio. L’allarme Ebola non pare rientrato però, e allora il comitato organizzatore ha previsto che le agenzie sanitarie del paese dovranno essere disponibile ad offrire per i tifosi e la popolazione locale una massiccia azione di prevenzione e tutela, si stima a riguardo che tutti i calciatori impegnati nel torneo verranno sottoposti ad un vero e proprio test anti-ebola, pratica sicuramente non convenzionale ma decisamente necessaria data l’emergenza in atto.
Mancheranno i vincitori uscenti della manifestazione, la Nigeria presente anche all’ultimo mondiale brasiliano è stata sconfitta dal Congo nei playoff di qualificazione, in quella che è stata riconosciuta come una delle peggiori sconfitte della storia del calcio nigeriano. Sarà presente invece la Costa d’Avorio di Tourè, Gervinho e Bony appena passato al Manchester City. Gli elefanti cercano un successo che manca ormai dalla rassegna del 1992, lo Zambia che ha vinto sorprendentemente nel 2012, l’Algeria favorita per un piazzamento finale e il Camerun che manca dalla competizione ormai dal 2010. Grande protagonista della manifestazione sarà ‘Marhaba‘ il pallone ufficiale del torneo scelto dall’Adidas e dalla Caf: una sfera intinta nell’oro, azzurro e blu come i colori che offrono le realtà naturali di “Mamma Africa”. Un’iniziativa positiva sperando sia di buon auspicio ad un’edizione da vivere fino in fondo.