Nell’eterna lotta all’ultimo microprocessore tra Apple, Samsung & Co. oggi scende il gelo. Nessuno di questi colossi tecnologici si è inventato nulla. Sembra infatti che il primo tablet non sia una loro invenzione, ma l’idea apparterrebbe a un turco di mille anni fa e forse anche più.
Negli scavi archeologici in corso a Yenikapi, in Turchia, sulla sponda europea del Bosforo, gli archeologi dell’Università di Istanbul hanno trovato, fra numerosi reperti e resti alcuni dei quali vecchi di 8500 anni, anche quello che definiscono ‘l’antenato’ bizantino del tablet, probabilmente fabbricato circa 1.200 anni fa, secondo quanto almeno dichiarerebbe la stampa turca.

“Si tratta di una scatoletta rettangolare di legno simile nelle forme agli attuali note-book” ha spiegato uno degli archeologi, il professor Ufuk Kocabas. L’arcaica scatoletta è munita di un coperchio scorrevole con all’interno tavolette rimuovibili sulle quali era possibile prendere appunti scrivendo sulla cera con uno stilo. Uno dei piani interni contiene vani nei quali potevano essere inseriti dei piccoli pesi.
“Il tablet bizantino“, precisa Hurriyet “è stato ritrovato insieme ai resti di una nave affondata in quello che una volta era il Porto di Teodosio dell’antica Costantinopoli. Apparteneva probabilmente al capitano”
Durante gli scavi, in corso da ormai 10 anni, gli archeologi turchi hanno trovato i resti di 37 navi e del loro relativo carico scoprendo fra l’altro che i marinai bizantini si cibavano di carne di cavallo e anche di asino selvatico. Il team dell’Università di Istanbul sta cercando di ricostruire una delle imbarcazioni ritrovate, la Yenikapi 12. L’ambizioso progetto dovrebbe tagliare il traguardo entro il 2015.