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sabato, 2 Dicembre 2023

La Turchia piange i suoi minatori

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Gaetano Mavilla
Gaetano Mavilla
Collaboratore XXI Secolo. Maturità classica; laurea in Relazioni Internazionali; ama dare concretezza al suo genio scrivendo, che sia scrittura giornalistica o prosa da romanzo. Figura professionale duttile, con parecchie frecce al suo arco.

Continua a salire il numero dei minatori morti nella miniera di Soma, uno dei distretti della provincia di Manisa; stando alle ultime indiscrezioni i morti sarebbero 282 ma il numero è purtroppo destinato a salire; restano infatti ben poche speranze di sopravvivenza per i 100 e più minatori intrappolati nella cava in attesa di essere salvati. Stando alle fonti turche la causa è da ricercare in un incendio scaturito da un cortocircuito del sistema elettrico generando l’esplosione che ha dato vita a questa strage, il più grave della storia del nostro paese, dice l’ex Presidente del sindacato dei minatori turchi, Cetin Uygur.

Il malcontento e la rabbia dei parenti delle vittime non si è fatta attendere e quando il Primo Ministro, Recep Erdogan, si è recato sul luogo della tragedia nella giornata di ieri, la rabbia si è condensata in una contestazione molto dura: urla, fischi, insulti, spintoni; le guardie del corpo del Primo Ministro sono state costrette a rinchiuderlo in un supermercato per parecchi minuti in attesa che gli animi si placassero. In mattinata ha poi dichiarato: Saranno prese tutte le misure del caso, sia a livello amministrativo che giudiziario e nessuna negligenza verrà ignorata, sottolineando che quanto successo passerà alla storia come il peggior disastro mai avvenuto in un miniera turca. Ha aggiunto poi: Sono cose che pos­sono capi­tare; nella let­te­ra­tura esi­ste un fatto defi­nito inci­dente sul lavoro; è nella natura delle cose. Non è pos­si­bile che non avven­gano mai inci­denti.

Sarà lutto cittadino per tre giorni e tutte le visite all’estero delle maggiori cariche turche, previste in queste ore, sono state annullate. Bandiere a mezz’asta e fiocchi neri: la Turchia piange i suoi minatori. Papa Francesco, in mattinata, con un tweet ha ribadito la sua vicinanza alle vittime della cava, invitando i fedeli a pregare per la sorte dei minatori ancora in lotta tra la vita e la morte. I sindacati hanno individuato la causa ultima di questa tragica sciagura: le privatizzazioni di queste miniere in favore di imprenditori amici. Hurriyet, proprietario della miniera in questione, qualche hanno fa aveva dichiarato di aver ridotto dell’80% il costo del carbone passando da 130 dollari a 24 a tonnellata risparmiando, secondo i sindacati, a scapito della sicurezza. Non a caso la miniera di Soma è infatti tra quelle con il tasso di incidenti più alto d’Europa.

 

 

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