Il cadavere di un uomo impiccato è stato rinvenuto questa mattina legato alla scala antincendio di una scuola di Napoli. Gli agenti del commissariato Arenella e il medico legale sono prontamente accorsi sul posto in seguito alla segnalazione.
L’Istituto Comprensivo Cesare Pavese, in via Domenico Fontana a Napoli, che accoglie scuola d’infanzia, elementari e medie, questa mattina era regolarmente aperto per lo svolgimento delle attività amministrative. È infatti prevista per domani, nel rispetto del calendario scolastico regionale, la ripresa anche delle normali attività didattiche.
Roberto Calenda, 45 anni, al momento del ritrovamento era vestito con una felpa color amaranto e un paio di jeans. L’uomo, appeso con un cappio al collo a una corda fissata a una scala antincendio del cortile, sarebbe stato ritrovato con le mani legale dietro la schiena. Ciò ha spinto la Polizia, almeno in un primo momento, a supporre si trattasse di omicidio. Il sospetto era che l’uomo, un elettricista tossicodipendente con un precedente per ricettazione, potesse essere stato ucciso altrove per poi essere legato alla scala dell’Istituto in un secondo momento. Tuttavia, in seguito al rapporto del medico legale e ai rilievi della scientifica, sembra avvalorarsi ora l’ipotesi del suicidio: in una delle tasche dei jeans è stato trovato un biglietto in cui Calenda preannunciava il suicidio, che aveva già tentato in passato, e chiedeva scusa alla sua famiglia. Probabile dunque che lo stesso uomo si sia legato i polsi con una fascetta in plastica, di quelle che usano gli elettricisti, per evitare che qualsiasi tipo di ripensamento mandasse all’aria il piano di suicidio. L’ora esatta del decesso sarà stabilita solo da ulteriori accertamenti del medico legale.
Nessun commento sull’accaduto da parte di un’addetta alla Segreteria, che è stata contattata telefonicamente questa mattina, e che si sarebbe limitata ad affermare: “Siamo tutti sotto shock e non è il caso di aggiungere altro”.