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Treno della Cumana utilizzato come taxi privato: è bufera

Cumana utilizzata come taxi privato: è bufera. Il Coordinamento aziendale Eav-Usb Trasporti denuncia, in una nota, che un treno è stato utilizzato unicamente per prelevare un gruppo di amici e accompagnarli a una festa privata.

Nel comunicato stampa ripreso da Fanpage si  denuncia che un treno dell’Eav viene  utilizzato in una occasione come fosse un taxi privato per prelevare un gruppo di amici, circa un centinaio di persone, e trasportarli a un evento privato. Si legge che il trasporto straordinario sarebbe stato organizzato nel pomeriggio di martedì 26 luglio.

Cumana utilizzata come taxi privato: ecco il contenuto del comunicato stampa diramato

Questo il contenuto del comunicato stampa: “È stato predisposto un treno straordinario per accompagnare un centinaio di persone ad una festa privata. Sì, avete capito bene, una festa privata: sembra il compleanno di un rampollo appartenente alla “Napoli bene”. Il treno è partito alle 18.56 da Montesanto, ha effettuato un’unica fermata, al corso Vittorio Emanuele, per far salire gli “invitati” alla festa, che lì si erano dati appuntamento alle 19, ed accompagnarli fino alla fermata Fusaro (direttamente, senza fermate intermedie), dove hanno potuto rumorosamente festeggiare alla Casina vanvitelliana (e qui crediamo che anche il sindaco di Bacoli, così illuminato e trasparente, debba dare qualche spiegazione). Non solo, alle 23 gli invitati hanno ripreso lo stesso treno per essere riaccompagnati al Corso Vittorio Emanuele (e certo, mica li si poteva lasciare a piedi…) e da lì ritornare presso le loro abitazioni.
A questo punto ci piacerebbe sapere, a proposito della trasparenza propagandata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che parlò ad inizio mandato dell’amministrazione della cosa pubblica come di una casa di cristallo, quanto è costato effettuare all’EAV questo servizio taxi privato e quanto ha incassato l’azienda. Ma, ammesso e non concesso che l’EAV ci abbia guadagnato dei soldi (e, insistiamo, ci piacerebbe saperlo) la questione assume un aspetto più che politico, etico: è giusto, ci chiediamo, mettersi proni alla volontà di facoltosi e sicuramente influenti cittadini quando per il ruolo specifico di servizio pubblico bisognerebbe fare tutto il possibile per alleviare i disagi dei “normali” cittadini e non distrarsi con simili trastulli? La risposta è ovvia, secondo noi”.