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Tre volte al Pronto Soccorso: Federica muore a 37 anni

Non basta recarsi per ben tre volte al Pronto Soccorso: Federica muore a 37 anni. I genitori disperati lanciano il grido di dolore.

«Mia figlia non c’è più. Non abbiamo altro da dire». È sotto choc la mamma di Federica Fabbris, 37 anni, morta domenica 17 luglio in area rossa al Pronto soccorso dell’ospedale di Chioggia, dopo essersi sentita male. L’ultima volta ci arriva in mattinata accusando dei dolori. A un’ora dal suo ingresso, mentre i medici cercavano di salvarla, per lei non c’era più nulla da fare. Federica Fabbris muore mentre il papà, Ernesto, aspettava che lei chiamasse per dare notizie di sé. Intanto il compagno Diego e alcuni amici l’aspettavano fuori dall’ospedale, contando di rivederla a breve per sapere come aiutarla.

Tre volte al Pronto Soccorso: Federica muore a 37 anni

Negli ultimi giorni non stava bene. Era stata altre volte al pronto soccorso di Chioggia: aveva iniziato ad avvertire un malessere con dolori in varie parti del corpo, che sembrava non darle tregua. Ora però è il momento del dolore: «Ora pensiamo solo a lei, poi vedremo come fare chiarezza», dice una parente.
Mentre gli amici si chiedono: «Se qualcuno ha sbagliato o non ha fatto quello che doveva fare per salvare la vita di Federica, si assuma le proprie responsabilità».
Federica Fabbris era stata all’ospedale anche il giorno prima, sabato, perché stava male. Agli amici aveva detto: «Sto andando avanti e indietro dal Pronto soccorso».
Sabato, dopo averla controllata, i medici l’hanno rimandata a casa. «Le avevano consigliato di non restare da sola – racconta un’amica ed ex collega – per farsi aiutare in caso si fosse sentita ancora male. Allora lei, che viveva per conto suo nel quartiere Tombola, in centro a Chioggia, aveva deciso di andare dai suoi nella località di Brondolo. Domenica era lì quando le sono ricominciati i dolori».

Federica Fabbris chiama il 118, raccontano gli amici, e una volta arrivata l’ambulanza è stata caricata e trasferita al Pronto soccorso.
«Stava male ma si reggeva sulle sue gambe» dice chi le era vicino. Dopo un’ora non c’era più. «Siamo distrutti. Nessuno ce la riporterà indietro. Ma chiediamo di capire che cosa sia andato storto. Forse potevano ricoverarla subito e salvarla – dice l’amica – Ben venga l’autopsia. Speriamo che la famiglia trovi la forza per chiedere che ne sia fatta anche un’altra».
Da qualche mese, ricordano gli amici, Federica Fabbris aveva iniziato a soffrire di mal di schiena. «Si era fatta visitare, era stata seguita da un fisioterapista, ma con scarsi risultati». Federica era una donna affabile, forte, simpatica, estroversa e buona, era cresciuta lavorando a contatto con la gente. Per dieci anni aveva fatto l’estetista al salone Vanity di Sottomarina.