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martedì, 30 Maggio 2023

Trattativa Alitalia: questione di ore

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La trattativa tra Alitalia ed Etihad è in dirittura d’arrivo: il consiglio di amministrazione di Etihad, riunito lunedì scorso ad Abu Dhabi, ha dato quasi il via libera al matrimonio con Alitalia. Dopo settimane di silenzio finalmente sembra essere finita l’attesa, a confermarlo anche il presidente del Consiglio Renzi che avrebbe intenzione di annunciare personalmente la lettera, indicando tempi brevi, forse ore.

Il 15 maggio Alitalia ha inviato alla volta di Abu Dhabi la propria proposta per arrivare a un accordo; da Etihad però non è più arrivata alcuna risposta, se non l’indicazione di una ferrea riservatezza. A dare un segnale di sblocco della situazione è stato ieri il ministro Lupi, che ha detto che la risposta arriverà entro stasera o domani mattina, lasciando trapelare però un giustificato ottimismo dopo mesi di durissime trattative. I vertici di Alitalia stanno aspettando ormai la risposta dai manager della compagnia araba alla controproposta fatta dal vettore italiano per aprire il capitale a Etihad. Secondo fonti governative la trattativa tra Etihad e Alitalia è entrata nella fase finale. La sensazione è quella di trovarsi davanti a una svolta. Le banche avrebbero accettato la rinegoziazione di 565 milioni di debiti, cancellandone un terzo e convertendo il resto in azioni. Etihad ha ottenuto la manleva sulle perdite di quest’anno e le cause pendenti, in primis quelle con il socio Carlo Toto per una questione di leasing di aerei e con gli ex proprietari di Wind Jet. In cambio di tutto questo Etihad investirà 560 milioni per acquistare il 49% di Alitalia, per la quale sarà costituita una nuova società. Debiti, contenziosi e perdite dell’anno verranno gestiti da una bad company delle banche.  

Da sciogliere ci sarebbero questioni marginali essendo praticamente risolto il nodo del debito; ora si apre la fase delicata della trattativa con i sindacati sugli esuberi: Etihad ne ha chiesti circa 3mila e da’ per scontato che l’intervento governativo con il Fondo Volo assorba tutti i costi della riduzione di personale, mentre Gabriele Del Torchio, di Alitalia, è fermo a quota 2.600 e da lì non si muoverà. Da Abu Dhabi è arrivata la disponibilità a trovare un compromesso, accettando la possibilità di modulare i risparmi rispettando contestualmente l’indicazione sui tetti di spesa. Inoltre Lupi ha confermato che dopo la lettera e la valutazione sul Piano industriale verrà affrontato il tema dell’occupazione insieme al ministro del lavoro Poletti. 

Gli arabi investiranno circa 550 milioni per trasformare  Alitalia in una compagnia a 5 stelle in cinque anni, con più rotte e più destinazioni intercontinentali.

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