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Tracciamento dei contagi: arrivano gli aggiornamenti

Finalmente giungono gli aggiornamenti delle API da parte di Google ed Apple riguardanti il tracciamento dei contagi da covid-19, volti a realizzare un nuovo sistema di notifiche adatto per le applicazioni che si occuperanno del tracciamento dei positivi al covid-19 in futuro.

Dalla Apple è giunto ieri il suo nuovo iOS 13.5 per iPhone, iPad ma anche iPod Touch così come, nei giorni scorsi, è giunto l’aggiornamento di Android da parte di Google tramite il Play Store e i Google Mobile Services.

Strada spianata alle applicazioni di tracciamento che verranno sviluppate dai singoli stati mondiali, via libera all’app immuni in Italia.

I colossi della tecnologia hanno optato per un adeguamento, invece che orientarsi verso lo sviluppo di applicazioni proprietarie, aggiornando quindi le API, ossia le basi che permetteranno di far funzionare il sistema di ”contact tracing’‘ nei Paesi che vorranno effettuare tale tracciamento tramite applicazioni.

Il sistema di tracciamento sarà usato da almeno 22 Paesi, secondo le stime di Google ed Apple, tra i quali figura anche l’Italia che ha ufficializzato l’applicazione Immuni, la quale dovrebbe arrivare entro la fine del mese, senza però renderla obbligatoria.

“Abbiamo collaborato per costruire la tecnologia di notifica di esposizione al contagio che consentirà alle app delle autorità sanitarie di funzionare in modo più accurato, affidabile ed efficace sia su telefoni Android che iPhone. Nelle ultime settimane, le nostre due società hanno lavorato insieme ad autorità sanitarie, scienziati, organizzazioni sulla privacy e leader dei governi di tutto il mondo per raccogliere contributi e indicazioni. La notifica di esposizione ha come obiettivo specifico l’avviso tempestivo, particolarmente importante per rallentare la diffusione della malattia dal momento che il virus si può diffondere in modo asintomatico”, affermano in una nota congiunta di Apple e Google.

Al momento è esclusa una comunicazione tra sistemi differenti, un passaggio che sarebbe stato importante in vista dell’estate e della riapertura delle frontiere, bisogna infatti ricordare che il virus non conosce differenza etnica, quindi un tracciamento mondiale non guasterebbe.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II