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Torri e Campanili: lo skyline dell’Italia

Torri E Campanili sono due delle strutture architettoniche che impreziosiscono il nostro paese, rendendolo unico ed inimitabile.

Che siano testimonianza di prestigiose famiglie medievali, frutto del desiderio di omaggiare la Vergine o costruite a scopo puramente ornamentale, ognuna di esse ha la sua storia da raccontare.

Torri e Campanili d’Italia: la più famosa è quella di Pisa

Tra gli edifici più iconici del del Bel Paese c’è sicuramente la torre di Pisa.

Tanto famosa da meritarsi persino una definizione ad hoc sui cruciverba: “La città con la torre pendente”, 4 lettere orizzontali o verticali una sola risposta che immediata si fa largo nelle nostre menti, Pisa.

La Torre di Pisa, è il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, situata nella celebre Piazza del Duomo.

Alta all’ incirca 56 metri fuori terra,è stata costruita tra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo. La sua pendenza è dovuta a un cedimento del terreno sottostante verificatosi già nelle prime fasi della costruzione. L’inclinazione dell’edificio misura 4,8° rispetto all’asse verticale.

San Gimignano e le sue torri

Altra menzione speciale tra le torri e icampanili d’Italia va sicuramente alle torri di San Gimignano.

Il paesino medievale sito nella Val d’Elsa, tra i colli del Chianti è fra i borghi più belli d’Italia.

Le 72 torri di San Gimignano sono annoverate tra i beni dell’ umanità dell’Uneso.

Delle torri erette dalle famiglie della città per mostrare la loro potenza ne restano solo 13, ma restano comunque un’importantissima testimonianza dell’architettura medievale toscana.

La torre degli Asinelli: la torre pendente di Bologna

La Torre degli Asinelli è una delle due torri di Bologna, simbolo della città, situate all’incrocio tra le antiche strade San Donato, San Vitale, Maggiore, Santo Stefano e Castiglione.

Questa torre  alta 97,20 metri è anch’essa pendente, verso ovest, con un angolo di  2,32 metri.

Eretta fra il 1109 e il 1119, anche se non si ha la certezza, pare che la torre debba il proprio nome al nobile Gherardo Asinelli, cavaliere ghibellino, anche se le ipotesi più accreditate vogliono che la torre sia stata eretta in un periodo di contrasti tra il Papato e l’Impero, con esponenti di entrambe le fazioni che sostavano nelle torri. Appare così altrettanto plausibile l’ipotesi che la famiglia degli Asinelli abbia semplicemente preso possesso legale della torre con il placarsi delle ostilità politiche tra guelfi e ghibellini.