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Icardi resta a casa!

La telenovela degna di una sceneggiata napoletana sembra veramente non avere un finale scontato.Contrariamente però alle proverbiali commedie partenopee di quel genere, caratterizzata dalle classiche figure “ess, iss e ò malament” (lei, lui e il cattivo), assodati e consegnati i primi due ruoli a Wanda e a Mauro, non si capisce chi è il cattivone in questo tormentone estivo. I candidati sono: il nuovo allenatore dell’Inter, Antonio Conte che lecitamente, lo ritiene non in linea con il proprio progetto tecnico, la società nerazzurra che asseconda le linee guida tracciate dal suo mister e prova a venderlo, cercando di non perdere un proprio capitale o la Juventus, che con il legittimo tentativo di rinforzarsi, ha promesso al giocatore che lo avrebbe portato, prima o poi, a Torino. Per la verità la lista dei papabili cattivi si potrebbe arricchire di un altro paio di nomi, che nel caso trasformerebbero la sceneggiata in un racconto giallo degno di Agatha Christy, nel quale il ruolo “impopolare” se lo vedrebbero affibbiare i due protagonisti, mattatori di questa storia e cioè Icardi e la sua moglie manager. Le priorità della coppia appaiono ben chiare e non prevedono itinerari al sud;  l’unica alternativa all’ Inter è bianconera, il calciatore non sa più come farlo capire ai dirigenti che gli hanno sottoposto altre destinazioni, compresa quella del presidente De Laurentiis e nonostante questa sia la migliore in assoluto per il “derantero” argentino. A Napoli potrebbe giocare con una squadra molto competitiva, sarebbe allenato da un grande coach, partirebbe titolare assoluto della maglia numero nove e non dovrebbe convivere con presenze ingombranti (vedi Cristiano Ronaldo padrone indiscusso, delle chiavi, dello spogliatoio bianconero). L’ esternazione piccata “questo è  matto”, rubata ad ADL a proposito delle idee del bomber, manifesta la reale intenzione del ragazzo di insistere nella sua cocciuta idea di restare a Milano, qualora non si dovesse concretizzare il passaggio ai rivali della mole, in una convivenza che allo stato delle cose sembra, comunque, molto difficile.  A questo punto, credo si debba tutti accettare questo stato di cose e rispettare le volontà di una famiglia intera che preferisce altre soluzioni a quella partenopea. Un trasferimento all’ombra del Vesuvio, a queste condizioni, non sarebbe un buon inizio per nessuno, tanto che, con tutto il cuore, i napoletani gli augurano ogni bene. Se Napoli, per lui, non rappresenta neanche l’ultima scelta, allora resti a Milano nel suo bellissimo appartamento nuovo di zecca o per dirla come si fa da queste parti, “Statte a casa”.