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Tokyo 2020: gli insegnamenti di questa edizione

I giochi di Tokyo 2020 sono più di semplici gare, sono percorsi che rivelano le difficoltà, le sfide e l’impegno dietro al lavoro di ogni atleta. Le Olimpiadi appena terminate lasciano una serie di insegnamenti, generalizzabili alla vita di ogni persona.

La trentaduesima edizione dei Giochi Olimpici si è conclusa domenica 8 agosto, in un clima di festa e giubilo. Questa edizione, in particolare, è importante perché ha rappresentato il desiderio di rimettersi in moto dopo mesi di stop. Le Olimpiadi hanno dato spazio a diverse discipline e, attraverso le vicende dei vari atleti, ci hanno lasciato una serie di riflessioni davvero importanti.

Tokyo 2020: Simone Biles, l’importanza della salute psicologica

In quest’ultima edizione di Tokyo 2020, il primo insegnamento lo ha dato la campionessa di ginnastica artistica Simone Biles, da cui tutto il mondo si aspettava una performance a dir poco incredibile. Fin quando la Biles ha dichiarato: “Mi fermo”. Una decisione che ha generato un certo stupore. Nessun problema medico, come si era ipotizzato in un primo momento. L’atleta ha spiegato il suo stato d’animo con poche e chiare parole: “È come se sentissi il peso del mondo sulle spalle, devo concentrarmi sulla mia salute mentale e non mettere a repentaglio il mio benessere”.

Il tema della salute psicologica viene spesso sottovalutato, sia nel mondo dello sport che in altri contesti. Con questa decisione, l’atleta ha lasciato spazio a sé stessa e al suo benessere, mostrando l’importanza di prendersi cura della propria persona da tutti i punti di vista.

La Biles, quindi, si è presa del tempo. Sostituita durante l’all around a squadre, le compagne hanno portato a casa un argento. L’atleta statunitense ha rinunciato alle competizioni individuali, rientrando in gara per la finale alla trave, dove si è guadagnata la medaglia di bronzo.

L’equilibrio, su quell’asse, è fondamentale, proprio come nella vita di tutti i giorni. Si può perdere in un secondo, e riconquistare con difficoltà. Ciò che conta, è accettare sé stessi e le proprie paure, ascoltare i propri bisogni e farli presente. Spesso ci sono più persone pronte ad ascoltarci di quanto immaginiamo.

Tom Daley, la lotta allo stereotipo e l’importanza di essere sé stessi

Tom Daley, Il campione olimpico di tuffi, oro nella piattaforma da dieci metri, ha l’hobby della maglia e, a Tokyo 2020, ha coltivato questa passione in tribuna. Un bello schiaffo morale agli stereotipi di genere; l’atleta ha raccontato la funzione catartica svolta da questo interesse, che trova estremamente positiva.

Barshim e Tamberi, il valore dell’amicizia nelle difficoltà della vita

Mutaz Essa Barshim e Gianmarco Tamberi, un’amicizia che si estende al di fuori dell’ambito sportivo. I due campioni di salto in alto hanno dato vita ad un momento che ha fatto la storia dello sport. Con la stessa misura saltata, 2,37, e lo stesso numero di tentativi sbagliati a 2,39 hanno deciso di condividere il podio.

Ad unirli lo stesso infortunio al tendine d’Achille. Un’amicizia che supera il desiderio di raggiungere la gloria e che ci insegna che insieme possiamo raggiungere, e condividere, anche i risultati più impegnativi.

Rayssa Leal e il rispetto dell’altro

Molte persone la chiamano “la Fatina” a causa di un vecchio video in cui faceva delle acrobazie con un costume da fata. La tredicenne brasiliana Rayssa Leal, argento nello skateboard, non ci sta. L’atleta ha affermato: “Ho un nome e cognome, usateli”, rimarcando il bisogno di utilizzare un linguaggio adeguato e rispettoso dell’altro.

Vanessa Ferrari, impegno e ambizione

Vanessa Ferrari voleva vincere, il suo obiettivo era l’oro. l’atleta italiana lo ha ammesso chiaramente dopo la gara della finale al corpo libero della ginnastica artistica, nella quale ha ottenuto l’ argento.
L’ambizione è importante, ciò che conta è che sia supportata da impegno e dedizione costante, due elementi che ci avvicinano ai nostri obiettivi.

Storie di campioni, atleti che eccellono nelle loro discipline, ma che sono persone, con difficoltà e problemi che si avvicinano ai nostri. Cala il sipario sui giochi Olimpici di Tokyo 2020, con un bagaglio umano molto importante.