Sembra essersi conclusa almeno provvisoriamente la vicenda Gurlitt che vedeva contrapposti, da un lato il Kunstmuseum di Berna e dall’altro il Congresso Ebraico Mondiale e la Germania, a proposito del grande tesoro di Hitler (vedi articolo): questo immenso patrimonio artistico rinvenuto nella casa dell’erede di Hildebrand Gurlitt, un mercante d’arte al servizio dei nazisti, verrà dunque conservato nella capitale elvetica, come annunciato da Christoph Schaublin durante una conferenza stampa a Berlino.

Fu proprio Cornelius Gurlitt ad esprimere la volontà di lasciare le opere a uno dei luoghi per lui più cari al mondo, proprio il Kunstmuseum; sin da subito però questa decisione ha sollevato critiche da parte delle fondazioni ebraiche e le stesse autorità tedesche per la natura stessa del patrimonio conteso, probabile frutto di razzie naziste. Fu proprio questo aspetto a generare perplessità poiché ci si aspettava una restituzione del tesoro ai legittimi proprietari ebrei e non la ‘donazione’ di quest’ultimo ad una struttura museale.
Per ora, non sappiamo come si evolverà la situazione ma in base ad un accordo raggiunto con le autorità tedesche non tutte le opere saranno esposte al Kunstmuseum; quelle di origine ‘illecita’ o comunque sospetta rimarranno in Germania per essere sottoposte ad indagini approfondite.