Aumentano i controlli nella città partenopea dove, tra eccessivi allarmismi, la presenza di Esercito e forze pubbliche è aumentata sensibilmente dopo gli attacchi di Parigi. Tra gli obiettivi a maggior rischio lo scalo portuale, l’aeroporto di Capodichino, le stazioni ferroviarie e i consolati, tra cui in particolar modo quello francese. Livello di sicurezza massima riservata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ospite quest’oggi nella sede dell’Università Suor Orsola Benincasa. Sotto la lente di controllo anche lo stadio San Paolo, dove il prossimo 30 novembre andrà in scena il big match tra Napoli e Inter. Previsto l’aumento di agenti che pattuglieranno e controlleranno minuziosamente sia l’interno che l’esterno dell’impianto di Fuorigrotta, avvalendosi anche dell’ausilio di cani anti-esplosivo.
CLIMA DI TERRORE E FALSI ALLARMI – Anche Napoli non è stata risparmiata dalle tensioni riservate a Roma e Milano. Il rischio attacchi questa mattina ha raggiunto il Centro Direzionale dove, una chiamata anonima, avvisava della presenza di un pacco bomba pronto ad esplodere all’interno del Tribunale. Sul posto sono sopraggiunti gli artificieri e i carabinieri con le unità cinofile. Dopo le verifiche di rito e il dichiarato falso allarme, le udienze hanno ripreso il loro corso. Falso allarme scattato anche a Pozzuoli: intorno alle 12.00 segnalate 2 valigie lasciate accanto a un muro di cinta in via Luciano. Immediato l’arrivo e le verifiche delle forze pubbliche che, in via precauzionale, avevano chiuso le strade durante le verifiche. Terzo falso allarme in tarda mattinata al molo Beverello, verificato e accertato dalla Polmare. Nella giornata di ieri, invece, la Guardia di Finanza ha bloccato un extracomunitario con documenti falsi appena giunto all’aeroporto di Capodichino. Nella psicosi allarme terrorismo, fermato anche un marocchino sospetto a Sorrento che, visibilmente scosso, percorreva il corso Italia leggendo una copia del Corano. Falso allarme bomba anche in centro nei pressi del Museo Nazionale, dove nel pomeriggio di ieri una telefonata anonima segnalava la presenza di uno zainetto sospetto tra i rifiuti. Rapido l’intervento di verifica del nucleo mobile artificieri. Una volta terminate le procedure, gli agenti hanno riaperto il tratto bloccato al traffico. Controlli a tappeto anche nel resto dei punti sensibili e affollati in Campania, tra i quali il sito archeologico di Pompei, la costiera e le isole. Giornate frenetiche, in diversi casi infiammate dall’eccesso di allarmismo e dalla preoccupazione, ma con le quali dovremo quanto prima imparare a conviverci e gestire al meglio per ridurre al minimo i disagi da falso allarme.