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lunedì, 29 Maggio 2023

IL TERRORISMO 2.0 AL TEMPO DEI SOCIAL MEDIA

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Lo Stato Islamico, IS, meglio conosciuto con l’acronimo ISIS, Stato Islamico dell’Iraq e della Grande Siria, è un gruppo terroristico jihadista che opera con la forza militare in Siria e in Iraq. L’attuale leader, Abu Bakr al-Baghdadi, ha proclamato la rinascita del califfato nei territori caduti sotto il suo dominio.

L’ISIS non è un gruppo terroristico improvvisato, è una vera e propria forza armata composta da oltre 80mila militanti che stanno lottando in diversi stati dell’Africa per dominare l’intero medio-oriente, prima di sferrare l’attacco decisivo all’Europa e agli ‘odiati’ Stati Uniti.

La minaccia ISIS fa davvero paura, addirittura Al-Quaida il gruppo terroristico responsabile dell’attentato delle Torri Gemelle nel 2011, ha deciso di non allearsi con gli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi perchè considera il loro leader troppo estremista.

L’ISIS non è nato ieri, ma è stato fondato nel 1999, ma come mai i giornali ne parlano solo ora? Come mai soltanto adesso il mondo si accorge di questa pericolosa minaccia?

Come tutti ben sapete, il terrorismo vive di propaganda. L’ISIS è andato oltre il ‘classico’ modo di comunicare e reclutare, Abu Bakr al-Baghdadi è il pioniere di una sorta di Terrorismo 2.0 dove alla base della comunicazione ci sono i social media. Il gruppo terroristico è presente su tutti i social da Twitter a Facebook, non c’è una loro minima azione non ‘sponsorizzata’ sul web. Alla base della propaganda terroristica c’è una vera e propria Social Media Strategy e i social vengono utilizzati per diversi scopi: reclutare volontari, “pubblicizzare” i propri attentati e far conoscere alle persone di tutto il mondo la propria esistenza.

terrorismo 2.0Il social più utilizzato dall’ISIS è Twitter, il leader Abu Bakr al-Baghdadi incoraggia i militanti a fare delle vere e proprie guerre social a colpi di hashtag e tweet. La potenza devastante di questo tipo di comunicazione è misurabile in numeri, infatti nonostante tutti i filtri di sicurezza del web, nel solo mese di agosto si sono registrati 27mila account di fede jihadista che hanno cinguettato circa 40mila messaggi al giorno.

Anche i classici video dei gruppi terroristici sono stati sostituiti da cortometraggi che per modalità di montaggio ed effetti speciali ricordano molto i telefilm americani, dove non conta l’azione ma il modo ‘spettacolare’ in cui essa viene svolta.

isis social mediaIl vantaggio dei social media è multiplo, oltre ad avere visibilità in tutto il mondo, questo tipo di comunicazione è totalmente gratuita.

Ogni volta che visualizzate un video, un articolo, una pagina social che parla dell’ISIS non fate altro che alimentare la loro propaganda. L’unico modo per sconfiggerli è l’indifferenza totale.

Il nuovo Terrorismo 2.0 fa davvero paura, non solo perchè ‘grazie’ alle nuove tecnologie è capace di colpirci in qualsiasi momento, ma anche perchè ad oggi sono più di mille le vite spezzate dagli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi.

Come sempre questi grandi numeri non convincono i più scettici, secondo alcuni l’ISIS non è altro che un montatura costruita ad hoc dagli americani, ma in questo caso entriamo nella famosa teoria del complotto e quella è tutta un’altra storia.

 

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