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“Possibili boati”: Terremoto nei Campi Flegrei, scossa di magnitudo 2.7

Cittadini in allerta dopo piccole scosse di terremoto avvertite nella notte. Il sindaco di Pozzuoli avvisa i cittadini.

Grande paura nella prima mattinata per gli abitanti di Pozzuoli ed in generale per coloro che vivono nella zona dei Campi Flegrei.

Come riportato da Adkronos è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 2.7. Tra i comuni più vicini all’epicentro della scossa, delle ore 5.27, ci sono Pozzuoli, Quarto e Bacoli. Un dato non particolarmente pericoloso, ma che è comunque messo in allarme i residenti. Non è la prima volta che vi sono avvisaglie di terremoto o in generale avvisi sismici.

Scosse di terremoto, le parole del sindaco di Pozzuoli

Attraverso il proprio account social il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni ha voluto avvisare i cittadini di ciò che stava succedendo. Ecco le sue parole:

“L’Osservatorio Vesuviano ha provveduto a comunicare a questa amministrazione che a partire dalle ore 05:27 (ora locale) è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. L’evento più significativo, localizzato nell’area Vulcano Solfatara, si è prodotto alle 05:27, ora locale, alla profondità di 2.2 km con magnitudo Md=2.7 ± 0,3 .
Gli eventi dello sciame potrebbero essere accompagnati da boati avvertiti dagli abitanti delle aree prossime agli epicentri. La Polizia municipale i volontari di protezione civile sono al momento impegnati nelle verifiche sul territorio. Per eventuali segnalazioni di danni e/o disagi è possibile chiamare i seguenti numeri:
Centrale Operativa Polizia Municipale : 081/8551891
Protezione Civile : 081/18894400
In considerazione di quanto sopra esposto l’Amministrazione Comunale insieme alla Protezione Civile del comune di Pozzuoli segue da vicino l’evolversi della sequenza sismica in atto e fornirà successivi aggiornamenti fino a conclusione del fenomeno.
Maggiori informazioni sull’evoluzione del bradisismo di sollevamento che sta interessando da diversi decenni il territorio comunale, possono essere trovate sul sito dell’Osservatorio Vesuviano – INGV”.