Nei giorni scorsi siamo venuti a conoscenza della situazione che sta caratterizzando una zona della città di Mondragone, città in provincia di Caserta , data la presenza, nel complesso ex Cirio, di un gruppo di persone i cui tamponi sono risultati positivi al test del coronavirus. Per tale motivo, il Presidente Vincenzo De Luca, ha provveduto affinchè si dichiarasse “zona rossa” e coloro che abitano nei palazzi fossero messi in isolamento. Al momento, c’è un clima di alta tensione e numerose proteste. Per un ulteriore controllo del territorio, dunque, il Presidente de Luca ha deciso di richiedere l’aiuto dell’esercito.
Tra le varie misure di prevenzione e anti contagio, c’è stata, come già detto, la decisione, da parte del Presidente della Regione Campania, di dichiarare il complesso “zona rossa” e di mettere in quarantena coloro che si trovano nelle quattro strutture.
A seguito di tale provvedimento, si è venuto a creare un clima di alta tensione che è sfociato in azioni di protesta. Nella notte, infatti, è stato incendiato un furgoncino, che si trovava a ridosso dei palazzi che compongono il complesso. Dalle prime ricerche effettuate, sembra che la causa sia dolosa e che l’incendio sia stato creato con una bottiglia incendiaria.
Il Presidente Vincenzo De Luca, nella giornata di ieri, giovedì 25 giugno 2020, aveva reso noto, tramite annuncio pubblicato sulla sua pagina Facebook, di aver richiesto la collaborazione dell’esercito per ottimizzare il servizio di controllo e sorveglianza.
Di seguito, il post pubblicato ieri, via social, dal presidente: “questa mattina ho avuto un colloquio con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone. Ho chiesto l’invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell’ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il Ministro ha annunciato l’arrivo di un contingente dell’Esercito.”