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Telemedicina, la nuova frontiera dell’innovazione

La telemedicina rappresenta un approccio innovativo, in grado di combinare le competenze e le attrezzature mediche con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), al fine di consentire la cura dei pazienti e la fornitura di servizi sanitari a distanza.

La classificazione più comune della telemedicina è effettuata a partire dal settore medico al quale viene applicata.

Appartengono ad essa anche tutte quelle applicazioni di tipo clinico per smartphone, che garantiscono al fruitore la possibilità di gestire la propria salute attraverso il cellulare. E ancora, programmi che permettono la sorveglianza di patologie, offrendo supporto per gestirne il trattamento. Questa branca della salute digitale assume il nome di mHealth (mobile health).

Tali soluzioni appaiono ancora poco diffuse, ma molte presentano la marcatura CE e risultano, pertanto, affidabili e sicure.

La telemedicina potrebbe dunque costituire la frontiera attraverso cui seguire e rendere autonomi i pazienti nel più breve tempo possibile, agevolandone l’autogestione e l’autosufficienza.

Risulterebbe attiva una rete integrata (ospedale-territorio-domicilio), nella quale si troverebbero ad interagire varie figure professionali già presenti, favorendo, inoltre, la discesa in campo di forze nuove, cui demandare ulteriori compiti, quali la gestione degli appuntamenti con i professionisti, la preparazione di farmaci galenici ad hoc, la sensibilizzazione e l’educazione sanitaria di pazienti e caregiver.

La telemedicina non intende sostituire la medicina tradizionale, bensì affiancarla ed integrarla, con l’obiettivo di potenziare l’assistenza sanitaria, aiutando i cittadini ad accedere ed ottenere le migliori cure possibili. Essa può essere considerata una delle componenti chiave per il miglioramento della salute della società.