La normativa TASI, contenuta nella Legge di Stabilità 2014, è stata più volte oggetto di ritocchi e modifiche al punto che tale situazione di incertezza ha indotto gran parte dei comuni italiani a rimandare le decisioni relative ai regolamenti e alle aliquote. Infatti, l’originaria scadenza prevista per il 16 giugno scorso, nella maggioranza dei comuni italiani, è stata rimandata al 16 ottobre 2014, mentre solo un numero esiguo di comuni ha rinviato il pagamento a dicembre.
Dunque, gli italiani saranno chiamati a versare l’acconto pari al 50% della somma annuale e tale scadenza riguarda non solo i proprietari degli immobili ma anche gli affittuari, a carico dei quali la Legge ha previsto una quota tra il 10% e il 30%.
L’imposta che ha sostituito formalmente l’IMU sulla prima casa rischia di rivelarsi, per molte famiglie italiane, un colpo peggiore dell’IMU 2012, in quanto non sono previste detrazioni fisse per le famiglie più numerose.
L’aliquota base per le prime case è stata fissata all’1 per mille con la possibilità di salire al 3,3 per mille. Il costo medio della TASI, stando alle previsioni della Uil, sarà di 148 euro, mentre se si considerano le sole città capoluogo l’importo medio annuo ammonta a 191 euro, con picchi di 429 euro.
Le modalità di calcolo sono le stesse dell’IMU. Per cui, il contribuente deve munirsi della rendita catastale, rivalutata del 5%, e moltiplicarla per il coefficiente relativo alla tipologia di immobile. A questo punto, potrà calcolare l’imposta relativamente all’aliquota deliberata dal singolo comune per il 2014 e poi sottrarre dal valore ottenuto le eventuali detrazioni.
Vari sono i calcolatori online che consentono di conoscere o verificare l’entità dell’imposta dovuta.