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Tartaruga recuperata a Forio dalla Guardia costiera

Nel tardo pomeriggio di ieri, è stata recuperata in mare, una tartaruga rimasta impigliata in una retina di plastica. Il povero animale, si dimenava ed agitava, facendosi così notare.

La retina di plastica era attorcigliata intono alle pinne e non consentiva alla tartaruga di muoversi liberamente. 

Fortunatamente un diportista ha notato l’esemplare in evidente stato di difficoltà e ha allertato la Guardia costiera che ha immediatamente provveduto ad avviare le operazioni di soccorso, nel porto di Forio d’Ischia. La tartaruga è stata trasportata, grazie al pronto intervento degli uomini della Guardia costiera, al Centro ricerche tartarughe marine della Stazione zoologica Anton Dohrn di Portici, dove il personale specializzato ha prestato le prime cure, accertando la presenza di alcuni lievi traumi che saranno curati all’interno del centro stesso, auspicando che la l’animale possa ritornare in mare molto presto.

Le condizioni della tartaruga, una caretta caretta, inizialmente non erano delle migliori, in quanto, fortemente debilitata e presa di mira da alcuni gabbiani che si apprestavano a beccarle il carapace. Tuttavia, il pronto intervento del diportista che non ha esitato a tuffarsi in mare per salvare la tartaruga, ha evitato l’ennesima tragedia.

Il personale della stazione zoologica Anrton Dohrn, ha soprannominato simpaticamente la tartaruga “tortano”, in riferimento alle imminenti festività di Pasqua.

Proprio in riferimento alla troppa plastica gettata ovunque e soprattutto in mare, è opportuno ricordare che essa continua purtroppo a mietere vittime. Le tartarughe in particolar modo, scambiano i sacchetti di plastica per meduse, e quindi li ingeriscono. Nel peggiore dei casi, gli esemplari muoiono, o riportano danni permanenti. In questo caso la tartaruga, potrà essere liberata in mare, si spera molto presto, dopo aver ricevuto tutte le cure necessarie.

La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli (SZN) è Ente nazionale di ricerca a carattere non strumentale, favorisce la ricerca sulla biodiversità marina, la più grande fonte di conoscenza ancora inesplorata del Pianeta che rappresenta un contributo importante all’avanzamento delle conoscenze, consentendo lo sviluppo di nuovi strumenti per lo sviluppo sostenibile della risorsa mare. Una serie di attività importanti che consentono di salvare la vita a tantissime specie marine, con l’intento di restituirle poi, a quello che è il loro habitat naturale.