Avevano estorto una tangente ad un imprenditore di Pozzuoli, in provincia di Napoli, i due camorristi arrestati nella giornata di oggi.
Pesante l’accusa: estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il tutto nei confronti del titolare di un esercizio commerciale di vendita all’ingrosso di bibite.
Tangente a Pozzuoli, i fatti risalgono al mese di aprile 2021
I due arrestati E.C. e A.F. nel mese di aprile 2021 costringono l’imprenditore a consegnare una somma di denaro pari ad euro 2.500.
Soldi pretesi a titolo di estorsione avvalendosi della forza intimidatrice del clan camorristico Longobardi-Beneduce.
L’ordinanza di applicazione di misura di custodia cautelare in carcere per i due uomini, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia. Ad eseguire l’arresto sono i carabinieri della Compagnia di Pozzuoli.
I militari, contestualmente, procedono anche alla perquisizione di altre persone ritenute vicine ai sodalizi camorristici operativi nell’area flegrea.
Qualiano, denuncia per smaltimento illecito di rifiuti
I carabinieri di Qualiano (NAPOLI) hanno denunciato a piede libero per abbandono e smaltimento illecito di rifiuti un imprenditore 34enne di Quarto Flegreo.
I militari hanno ricevuto diverse segnalazioni di sversamento illecito di rifiuti nella località di Pozzonovo ed hanno organizzato un servizio ad hoc.
Con delle telecamere nascoste, i militari hanno accertato che l’uomo – titolare di una ditta edile – aveva gettato sul ciglio della strada un grosso cumulo di rifiuti speciali non pericolosi di vario tipo (bussole e telai di legno, parti di mobili, pannelli e cappe da cucina).
Ingombrata un’area di circa 25 metri quadrati. L’area è stata sequestrata e adesso l’imprenditore, sotto la sorveglianza del comune, dovrà farsi carico del ripristino dei luoghi.