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Tagliolini: storia della tradizione culinaria paganese

I Tagliolini sono il simbolo della tradizione culinaria italiana; molto apprezzati da sempre, (anche Tito Livio li citò in una sua opera) e ricchi di gusto.

Esistono piccoli paesi che profumano ancora di tradizione, storia e cultura, ma anche gastronomia e usanze culinarie. Tra questi sicuramente Pagani, comune italiano in provincia di Salerno, occupa un ruolo molto importante, con piatti dal sapore unico ed inconfondibile.

Tagliolini: un piatto da gustare sempre

Tra i piatti più rinomati vi sono i tagliolini che a dispetto di quanto si pensi, non si mangiano solo in occasione della Festa della Madonna delle Galline, ma anche in questo periodo particolarmente freddo. 

Le massaie paganesi raccontano che in passato, non disponendo di grandi abitazioni e non avendo molto spazio, preparavano i tagliolini mettendoli ad asciugare sui letti presenti in casa.

La ricetta dei tagliolini è piuttosto semplice, povera e genuina, alla portata di tutti.

Generalmente il condimento più adatto è il ragù, ma c’è anche chi li prepara in brodo, (rigorosamente di gallina) oppure aggiungendo delle verdure di stagione a scelta.

Ricordiamo che la tradizione del tagliolino prevede il cosiddetto “schizzo”; tale tipologia di pasta infatti, essendo piuttosto difficile da mangiare senza sporcarsi, prevede che ogni commensale a fine pasto presenti una piccola macchiolina di sugo.

Tale “abitudine” farebbe di certo storcere il naso a quanti si occupano di buone maniere, o semplicemente agli appassionati di galateo, ma si è conservata intatta nel tempo, quasi come un’impronta del passato.

Pagani: storia e tradizione senza tempo

Preparare i tagliolini per i paganesi significa offrire un’occasione di convivialità, riscoprendo sapori antichi, e condividendo il piacere per il cibo sano e saporito al tempo stesso.

La ricetta dei tagliolini è semplice e prevede l’utilizzo di ingredienti comuni, facilmente reperibili. Alla base: farina, acqua e uova, anche se le donne paganesi rivelano di aggiungere ai tre ingredienti cardine, anche un cucchiaio di strutto o meglio conosciuta come “n’zogna” per lasciare che l’impasto si amalgami meglio.

Ottenuta una sfoglia liscia ed omogenea, si tagliano finemente. Per la cottura, un tempo si usava  la cucina a legna, ancora oggi presente in alcune abitazioni antiche. Diffusa in molte parti della Campania, tra le quali anche Ischia.

Il procedimento prevede l’utilizzo di un tegame generalmente in rame, dove si lasciano cuocere per cinque-dieci minuti.

Generalmente i tagliolini hanno un tempo di cottura breve, una volta saliti a galla, potranno esser scolati. La procedura propria del condimento dipende invece dalla variante scelta.

Il risultato saranno dei gustosissimi tagliolini: una pasta ruvida che accontenterà tutti, grandi e piccini.

Ricordiamo che a prescindere dalla zona, che sia una località di mare o di terra, in Campania non può mai mancare un buon piatto di pasta. Indipendentemente dalla tipologia di pasta, la semplicità trionferà sempre.