venerdì 19 Aprile, 2024
10.7 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Summonte: tra i borghi più belli d’Italia

Summonte è un comune italiano di 1538 abitanti della provincia di Avellino in Campania.

Il ritrovamento di alcune tombe di epoca preromana, probabilmente osche, dimostra che il territorio di Summonte è stato abitato da tempi remoti.

Il primo documento che sì riferisce a Summonte è del 769 ed è costituito da una donazione di un patrizio longobardo di nome Leo all’Abbazia di Montecassino. Tale donazione comprende delle “curtes” curti, toponimo di un’ampia contrada Summontese in adiacenza al territorio di Avellino e Summonte, che nell’atto viene indicato con il nome Transmonte, probabilmente, come ritiene lo storiografo Scandone, per la sua posizione rispetto a Benevento, dove venne rogata la donazione. Da documenti successivi, custoditi nell’Archivio del Santuario di Montevergine, risulta che nel territorio di Summonte, esisteva una chiesa dedicata a Maria SS. di Montevergine(ma altri documenti parlano di Santa Maria del Preposito) molto prima della fondazione del santuario dedicato alla Madonna da San Guglielmo, compravendita del 1025, e che nel 1037, contratto di affitto si coltivava il gelso per l’allevamento del baco per la produzione della seta.Questa chiesa è identificata come Santa Maria degli Angeli nel territorio di Ospedaletto d’alpinolo. L’atto è il più antico documento sulla bachicoltura in Italia ed è recensito dagli storiografi più autorevoli.

Con i Normanni Summonte fu scelto come insediamento per l’ottimale posizione che offriva una straordinaria veduta del vasto territorio circostante.

Dapprima rientrante nei possedimenti della contea di Avellino, Summonte fu distrutta nel 1134 dalle truppe di Ruggero II e, qualche secolo dopo, divenne feudo della famiglia Della Leonessa, la quale trasformò il castello in una torre di avvistamento di confine.

Successivamente, alla guida del borgo, si avvicendarono varie famiglie. Gli ultimi feudatari di Summonte furono i Doria del Carretto, che la amministrarono per oltre duecento anni, fino alla eversione della feudalità, avvenuta nel 1806.

Oggi è Summonte, il borgo caratterizzato dalla spettacolare Torre Angioina da dove è possibile apprezzare la vasta veduta del Parco Regionale del Partenio e del circondario ed è anche un punto di vista unico del Santuario di Montevergine ed addirittura del Golfo di Napoli.

Un luogo in cui è possibile apprezzare come la natura e l’evoluzione tecnologica si sono sviluppate in armonia, senza stravolgimenti, nell’ottica della valorizzazione delle risorse naturalistiche e della conservazione delle preziose antiche vestigia.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.