NAPOLI – “La morte di Alfonso Sorrentino ci pone davanti ad un altro caso di disperazione maturata all’interno di un negozio a combattere quotidianamente con i clienti, le tasse, la criminalità, l’abusivismo commerciale, il difficile accesso al credito per poi, dopo tanti sacrifici, assistere inerme, alla ‘corrosione’ della propria microazienda a causa della crisi economica e della concorrenza dei grandi centri commerciali”. Lo ha detto Mariolina Formisano, presidente della Federcalzature Confcommercio di Napoli, commentando la scomparsa del commerciante di Marigliano.
“E’ facile dire ‘sono i tempi che cambiano’, un’attività commerciale, soprattutto a carattere familiare, ha una sua identità, diventa una componente di quella famiglia e cedere, chiudere o, peggio ancora, fallire equivale a tagliare un pezzo di quella famiglia. Oggi – aggiunge Formisano – piangiamo la perdita di un onesto lavoratore e dobbiamo constatare che molti altri operatori del terziario stanno affrontando le stesse vicende, facendo i conti con gli stessi problemi e cercano di reagire in qualche modo a questo vero e proprio terremoto in attesa di risposte dal mondo della politica e dello sviluppo”.