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Successo al botteghino per “Qui rido io”, il nuovo film di Mario Martone

Il nuovo film di Mario Martone, Qui rido io, dedicato alla vita di Eduardo Scarpetta, è un successo al botteghino. Con quasi 300mila euro di incassi, il film di Martone presentato al festival del cinema di Venezia è uno dei film italiani più visti di settembre.

Successo al botteghino per Qui rido io: vince il premio Pasinetti

La pellicola ha ricevuto grandi apprezzamenti anche dalla critica: vince, infatti, il premio Pasinetti tributato a Toni Servillo. Nel primo weekend di rilascio del film, più di 100mila spettatori hanno riempito le sale per guardare il film dedicato ad Eduardo Scarpetta e alla storia della famiglia De Filippo.

Il film, dedicato ad una figura ingombrante della storia del teatro napoletana ed internazionale, racconta la sua vita, tra palcoscenico, famiglia e amici. La sua assenza stessa, sullo schermo, all’inizio del film, è quasi asfissiante: il pubblico attende il momento della sua comparsa in scena.

L’istrione della commedia teatrale si fa spettatore solo per il rito di iniziazione al teatro dei figli, legittimi e illegittimi. L’interpretazione di Peppiniello di Miseria e Nobiltà, ruolo passato alla storia per il tormentone “Vincenzo m’è pate a me“, è il banco di prova per i figli di Eduardo Scarpetta. Lo zio che si rivela essere padre nella commedia caratterizza il ruolo assegnato ai rampolli: la trama a teatro che si fonde indissolubilmente con la vita di Edoardo Scarpetta.

Anche i costumi raccontano la vita di un uomo che non era mai fuori di scena. Toni Servillo, che interpreta brillantemente il ruolo, è vestito sempre allo stesso modo, sia in scena che nella vita quotidiana. Il dettaglio racconta la storia di un uomo che vive come in un atto della stessa infinita commedia.

Un patriarca tanto amato quanto temuto e disprezzato dalla famiglia allargata che ha dato i natali a Peppino, Titina ed Eduardo De Filippo

Il film racconta la storia di un uomo divoratore di scene, di donne, di applausi. Un uomo che ride di tutto tranne che del tempo che passa.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.