Lo scorso venerdì le fiamme hanno divorato il club Collectiv di Bucarest, in Romania. L’incendio è costato la vita a 30 persone e, stando all’ultimo bilancio, ha causato gravi ferite ad altre 145.
Tra i feriti anche una napoletana, la studentessa ventenne Tullia Ciotola, che si trovava all’estero per il progetto Erasmus.
La ragazza, iscritta all’università di Napoli “L’Orientale”, è in condizioni critiche: ha riportato ustioni su oltre il cinquanta per cento del corpo.
L’autorità nazionale romena per le emergenze ha fatto sapere che i feriti –quasi tutti gravi- sono stati ricoverati negli 11 ospedali di Bucarest e che tra loro ci sono 5 stranieri: un turco, un tedesco, due spagnoli e Tullia. Secondo l’agenzia Mediafax, la giovane sarebbe ricoverata in prognosi riservata presso l’ospedale “Agrippa Ionescu”.
L’ambasciata italiana ha seguito il caso fin dalle prime ore e si è immediatamente attivata per far sì che i familiari della ventenne raggiungessero la capitale romena: «Abbiamo subito identificato la ragazza e informato la famiglia a Napoli e, dopo l’arrivo a Bucarest, li abbiamo assistiti»- ha dichiarato l’ambasciata che, seguendo il volere dei genitori della studentessa, non ha divulgato notizie sullo stato di salute della giovane.
Secondo le prime ricostruzioni, Tullia sarebbe riuscita a raggiungere l’unica uscita del locale e sarebbe stata soccorsa tempestivamente.