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sabato, 3 Giugno 2023

Striscione a favore dei Marò, De Magistris condanna

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Un mercoledì particolare per il Comune di Napoli. Soprattutto per il Sindaco Luigi De Magistris, che si è visto affiggere sul balcone del palazzo comunale uno striscione a favore della liberazione dei due Marò ancora detenuti in India, da parte degli esponenti di Azione Nazionale Salvatore Ronghi, Pietro Diodato, il consigliere comunale Andrea Santoro e Antonino Scalesse, nonché dal candidato a Sindaco di Napoli, l’onorevole Enzo Rivellini, che si è fatto promotore principale dell’iniziativa.

Il Sindaco non ha però condiviso tale iniziativa degli uomini da lui definiti di ‘destra’, definendo il gesto come un’azione antidemocratica, prettamente legata alla strumentalizzazione elettorale e di interesse prettamente del Governo, disertando inoltre l’appuntamento da lui stesso prefissato con tali esponenti, ordinando inoltre la rimozione dello striscione da parte della Polizia Municipale, in quanto azione non concordata.

Dura la replica invece di Rivellini, che vistosi annullato l’appuntamento, ha dichiarato che il comportamento del primo cittadino è assolutamente ‘anti-italiano’, in quanto la questione sta a cuore anche ai napoletani e che si è semplicemente mostrata solidarietà a due persone che servono la patria. Santoro invece sostiene che tale striscione non recava alcun simbolo di partito, ma rifletteva quello che è un sentimento nazionale e che quindi equivale a quello affisso in onore del giovane Giulio Regeni, di cui si attende ancora giustizia.

Il clima in questi mesi che anticipano le elezioni tende a scaldarsi, con le varie fazioni non disposte a lasciare campo agli avversari.

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