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Striscia di Gaza, feriti nei raid israeliani di ieri

Striscia Gaza, stando ai Media Palestinesi, i feriti sarebbero due, dopo i raid dell’esercito israeliano. Una bambina di sei anni e un giovane ventenne.

A darne la notizia è l’agenzia palestinese Wafa : alcuni caccia di Tel Aviv hanno colpito con alcuni missili la zona orientale, nord occidentale e centrale della Striscia di Gaza.

Nei raid, sono rimasti feriti un ventenne e una bambina di sei anni, oltre al fatto che gli attacchi hanno nuovamente provocato alcuni danni ad un ospedale pediatrico della zona e l’interruzione di elettricità, più distruzione di finestre appartenenti ad alcuni edifici residenziali.

La controparte isrealiana ha invece comunicato su Twitter che i raid avevano come obiettivo il sito militare appartenente ad Hamas e che gli attacchi sarebbero stati una risposta ad un razzo lanciato da Gaza.

Nessuna fazione palestinese però ha rivendicato il lancio del missile che interrompe, una calma che sembrasse andare avanti da qualche mese.

Tuttavia non sono mancate le accuse da parte di Tel Aviv su ipotetici attacchi del movimento islamico di Hamas che governa la Striscia di Gaza dal 2007.

Israele infatti ha sempre considerato Hamas ” una vera e propria organizzazione terroristica” e anche se per pochi mesi ( all’incirca da fine settembre) si era accordato un allentamento delle ostilità, Israele non hai mai ufficialmente riconosciuto questo accordo, come una tregua.

Solo venti giorni fa gli esperti Onu criticarono Israele definendolo ” Forza letale intenzionale” in merito all’uccisione di un quindicenne palestinese Ali Abu Aliya. Un atto delineato come ”  “grave violazione del diritto internazionale”.

Un caso che ha suscitato scalpore, come si legge dal rapporto dell’Ufficio dei diritti umani dell’Onuu che ha intimato ad Israele di condurre una inchiesta “indipendente, imparziale, immediata e trasparente” sulla morte di Ali. “La forza letale intenzionale – è giustificata solo quando il personale di sicurezza affronta una minaccia immediata di forza mortale o di grave danno”. E ciò non si applica per il caso di Ali Abu Aliya.

https://nena-news.it/forza-letale-intenzionale-esperti-onu-criticano-israele/