Lo stretching, letteralmente, è l’allungamento muscolare.
Si tratta di una fase dell’attività fisica che i più frettolosi tendono a saltare ma che invece è molto importante.
Per chi pratica regolarmente attività fisica, l’allungamento muscolare è fondamentale.
Stretching: prima o dopo allenamento?
Fare stretching prima di un allenamento può risultare determinante per prevenire infortuni e per migliorare le prestazioni.
Specialmente se ci si allena al mattino appena svegli oppure dopo una lunga giornata sedentaria, quando i muscoli sono contratti.
È molto importante fare stretching prima e dopo ogni esercizio, ma altrettanto importante è farlo a caldo, facendo cioè prima almeno 15 minuti di attività fisica per riscaldare il corpo.
Questa sequenza, se eseguita correttamente, aiuterà i muscoli a muoversi con più scioltezza e agilità.
Allo stesso modo, bisogna fare stretching alla fine dell’esercizio, perché un calo di temperatura corporea porta il fisico in uno stato di relax e consente un ritorno del sangue dalle estremità al centro e quindi una circolazione più equilibrata.
Inoltre, aiuta a prevenire cali e infortuni muscolari.
Non solo per sportivi
Lo stretching si rivela estremamente benefico per le articolazioni e per prevenire una serie di fastidiosi disturbi.
Per chi ne soffre, inoltre, lo stretching ben fatto aiuta a contrastare il mal di schiena alto, quello che colpisce la zona cervicale e che tende a bloccare il collo e i muscoli direttamente correlati.
Anche nel caso delle riabilitazioni o delle correzioni posturali di vario genere gli specialisti sottopongono i pazienti a numerosi esercizi di stretching.
In particolare, il tipo di movimenti da compiere è sempre strettamente correlato alla problematica da curare e viene eseguito sotto il controllo dello specialista.
Lo stretching aiuta i muscoli a non atrofizzarsi e a rimanere sani ed elastici per favorire un pronto recupero.
L’allungamento dei muscoli è anche vivamente consigliato a chi conduce una vita statica e sedentaria.
È questo il caso di chi lavora molte ore al computer, in quanto più soggetti a una serie di problematiche dovute proprio alla rigidità muscolare.
In particolare per i soggetti sedentari gli accumuli di tensione colpiscono maggiormente la colonna vertebrale e i muscoli su essa posizionati.