Stress test: bocciate Monte Paschi e Carige

La Bce boccia 25 banche europee rivelando una carenza di capitale complessiva di circa 25 miliardi di euro.
Lo Stress test, che consiste in una revisione degli attivi e in un test di resistenza, servirà a rilanciare il credito all’economia reale “aiutando la crescita economica”, ha spiegato il vicepresidente della Bce Vitor Constancio.
Dai test di Francoforte è emerso un divario in Europa che fa dell’Italia, Grecia e Cipro i paesi più colpiti. Superano, invece, lo stress test gli istituti di credito francesi e tedeschi, nonostante fino a pochi giorni fa il colosso della finanza Deutsche Bank era considerato in bilico. Per contro, Grecia e Cipro conseguono tre bocciature ciascuna, e congiuntamente a Italia e Portogallo guidano la classifica per Paese degli ‘shortfall’ (carenza di capitale – ndr).
L’Italia, dunque, si ritrova nove banche bocciate (tecnicamente sulla base dei dati ‘statici’ a fine 2013 – ndr) nello scenario peggiore dello stress test, che dopo il rafforzamento del capitale operato da Veneto Banca, Banco popolare, Creval, Sondrio e Bper nei primi nove mesi del 2014 si riducono a quattro. Ci sono, poi, le popolari Milano e Vicenza, che Francoforte considera in difetto di capitale anche se con ogni probabilità si affiderà al giudizio di Bankitalia. Mentre non c’è appello per Monte Paschi e Carige, con 2,1 miliardi e 814 milioni rispettivamente da trovare al più presto.
La Bce vuole vedere entro due settimane il piano di ciascuna banca, realizzabile in pochi mesi, aprendo una probabile corsa a fusioni e acquisizioni, anche in Italia dove Monte Paschi considera ora “opzioni strategiche”.