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Storie natalizie spaventose: la strega di Natale

Oltre a Babbo Natale e gli elfi del suo laboratorio, esistono altre creature legate al periodo natalizio, una di queste è la strega di Natale. 

Si potrebbe pensare alla befana, dall’aspetto tutt’altro che curato, che all’inizio di Gennaio porta tanti dolcetti ai bambini buoni e tanto carbone invece a chi è stato cattivo, ma no.

La strega del Natale dedica le sue “attenzioni“ si solo ai bambini ma quelli cattivi, e lo fa in maniera “creepy”.

La strega di Natale fa parte delle tradizioni folkloristiche dell’Islanda, una figura esistente fin dal medioevo, per la precisione dal XIII secolo, e ha anche un nome : Gryla.

La leggenda narra che la strega Gryla abbia un aspetto mostruoso, viene descritta infatti come una donna con 15 code, e che abiti in una grotta con suo marito Leppalúði, e i suoi tredici figli jólasveinar, tutti dall’aspetto inquietante, simili a dei troll che possono essere grandi come quelli descritti da Tolkien, oppure piccoli simili a degli elfi descritti nelle storie fantastiche, ma molto più cattivi.

Si dice che la strega, durante tutto l’anno fino a Natale, annoterebbe sul suo taccuino i nomi di tutti i bambini che si siano comportati male; nella notte tra il 25 e il 26 dicembre quest’ultima rapirebbe i bambini per divorarli, cucinandoli in un grande pentolone da stufano.

Ma la strega e la sua famiglia sono accompagnati anche da un’altra figura inquietamente: il gatto Yule.

Questo gatto, anch’esso dall’aspetto inquietante, ha un medesimo ruolo: sempre durante il periodo natalizio, il gatto si aggira per le città in cerca di coloro a cui non sono stati regalati vestiti nuovi per la vigilia di Natale. Secondo la visione popolare, chi non riceve dei vestiti nuovi per la vigilia di Natale  si è macchiato della colpa di non aver lavorato abbastanza durante l’anno, quindi il gatto arriva per divorarli.

La storia del gatto Yule però, a differenza della strega Gryla, è di più recente invenzione: la storia venne creata dai proprietari terrieri per incentivare i lavoratori a lavorare di più durante il periodo delle feste, prima della pausa natalizia.

La storia della strega di Natale invece, con il passar dei secoli, ha perso la sua connotazione spaventosa, ed è diventata molto più docile.

Al giorno d’oggi la strega non spaventa più  come prima: i bambini islandesi per non incorrere nelle ire della strega e la sua famiglia, lasciano fuori dalla porta dei sacchetti ripieni di cioccolata, così al loro passaggio sono contenti e non fanno dispetti.