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mercoledì, 27 Settembre 2023

Stop Biocidio, corteo a Napoli al grido di “Jatevenne”

Jatevenne, è questo l'unanime grido che si leva in alto per le strade di Napoli. Un messaggio di protesta molto chiaro, esposto anche sullo striscione di apertura al corteo, contro "chi ha inquinato la nostra regione".

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Raffaella Starace
Raffaella Starace
Laureata in Lettere Moderne, classe '91. Nutre una forte passione per il calcio e per il "suo" Napoli, ma anche per il fantacalcio. Ama fare lunghi viaggi alla ricerca di nuove culture e tradizioni. Nel tempo libero c'è la musica latina e Tiziano Ferro a farle compagnia.

Jatevenne, è questo l’unanime grido che si leva in alto per le strade di Napoli. Un messaggio di protesta molto chiaro, esposto anche sullo striscione di apertura al corteo, contro “chi ha inquinato la nostra regione”.

La manifestazione è stata promossa da Stop Biocidio, la rete sociale di movimenti contro l’emergenza sanitaria e ambientale in Campania. Migliaia i cittadini, gli attivisti, i gruppi ambientalisti e i comitati che hanno risposto all’appello dell’associazione, marciando da piazza Mancini, a Napoli, fino a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione.

Tra i motivi della manifestazione di dissenso, che si propone simbolicamente di “sfiduciare” la classe politica attuale, la cattiva gestione e lo smaltimento illecito dei rifiuti da parte del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di cui si pretendono le immediate dimissioni. I comitati, spiega Raniero Madonna di Stop Biocidio, manifesteranno “per costruire un nuovo futuro, tenendo negli occhi il dolore e la sofferenza di chi ci ha lasciati e di chi ancora oggi, combatte”. “Sono 20 anni che in nome di un’emergenza ambientale continuano a vendere la nostra terra a imprenditori senza scrupoli”. “A De Luca – termina l’attivista – riconsegneremo la monnezza con cui ha inondato la Campania“.

Dinanzi all’ingresso secondario del Palazzo della Regione Campania sono stati, infatti, accumulati decine di sacchetti della spazzatura, mentre altri cittadini accendevano dei fumogeni. In marcia anche i genitori di bambini malati di tumore o che hanno già perso i propri figli a causa di questa malattia che pervade ormai la “Terra dei fuochi”. Da segnalare, inoltre, la presenza dei “Terroni uniti”, un collettivo formato da oltre 50 artisti del sud, che, in occasione del corteo regionale “A difesa della nostra terra”, hanno scritto “Jatevenne”. Si tratta di canzone di denuncia contro corruzione e inquinamento, annunciata dai 99 Posse, con lo scopo di vendicare i diritti che non possono essere più negati.

Il governatore De Luca replica sui propri profili social, definendo “bizzarro” il corteo di ieri pomeriggio. “Era ora, finalmente a Napoli una manifestazione di opposizione”, scrive il politico con fare ironico. Quanto al biocidio, prosegue: “Gli altri hanno accumulato le ecoballe e noi le stiamo togliendo; gli altri prevedevano nuovi termovalorizzatori, noi li abbiamo eliminati; altri realizzavano discariche, noi le stiamo bonificando.”

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