Il Royal Institute of British Architects ha reso nota nei giorni scorsi la shortlist dei finalisti in lizza per lo Stirling Prize 2014, il concorso annuale dedicato al famoso architetto James Stirling, venuto a mancare nel 1992, che premia colui che ha dato il maggiore contributo all’architettura britannica, oltre che con un importante riconoscimento internazionale, con un premio in denaro del valore di 20mila sterline.

Renzo Piano, il rinomato architetto di origini genovesi annoverato nel 2006 tra le 100 personalità più influenti al mondo, è uno dei sei finalisti e, stando alle primissime indiscrezioni, il suo progetto sembrerebbe essere uno dei favoriti. The Shard, la scheggia, fu inaugurata il 5 Luglio del 2012 a Londra come il grattacielo, a quel tempo, più alto d’Europa. L’edificio, sebbene occupi una superficie assai ristretta, si estende per 310 metri d’altezza e ha un capacità di accoglienza di oltre 11mila persone. Sin dalla sua inaugurazione il The Shard London Bridge Tower ha scatenato numerose polemiche, quello che si pensava sarebbe diventato il simbolo distintivo di Londra è stato per circa due lunghi anni un immenso grattacielo vuoto. Nonostante l’indiscusso fascino dell’opera firmata Renzo Piano e la vista mozzafiato che solo da lì è possibile ammirare, il gigante a punta ha faticato a trovare inquilini. Una delle ipotesi maggiormente accreditate attribuisce lo scarso successo riscosso dal The Shard a uno squilibrio tra l’ubicazione del grattacielo e il target di potenziali acquirenti. Pensato, progettato e realizzato per clienti milionari il maestoso edificio si trova a sud del Tamigi, troppo lontano dal centro finanziario londinese e di conseguenza da tutti coloro che potrebbero permettersi un appartamento da cinquanta milioni di sterline.

Principale rivale di Renzo Piano in questa competizione per lo Stirling Prize 2014 è Zaha Hadid, architetto di origini irachene, in gara con il progetto del suo maestoso Aquatic Centre. Situato all’interno del Parco Olimpico di Stratford, nella zona est di Londra, il centro fu costruito in occasione delle Olimpiadi del 2012. Dalla struttura possente e del tutto inusuale fu costruito in soli 3 anni e sebbene alcuni ridimensionamenti del progetto, l’opera venne a costare circa tre volte quanto originariamente preventivato. Al suo interno si svolsero, durante le Olimpiadi, le competizioni di nuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e gli eventi paralimpici di nuoto. Una grande attenzione ai particolari è riscontrabile nelle tre piscine che il centro ospita e nelle zone ad esse attigue, tutte interamente ricoperte di piastrelle in ceramica italiana realizzate con caratteristiche tecniche e in colorazioni richieste dalla stessa Hadid.
Sebbene le prime indiscrezioni vedano Renzo Piano e Zaha Hadid come i principali favoriti in questa competizione, gli altri quattro finalisti sono architetti sicuramente meno noti ma dalle qualità artistiche indiscutibilèi e potrebbe accadere che per una volta a vincere non siano i ‘big’. Le altre opere in gara sono l’Everyman Theatre di Liverpool progettato da Haworth Tompkins, la Library of Birmingham dei Mecanoo, la London School of Economics/Saw Swee Hock Student Centre di O’Donnell e Tuomey Architects e la Manchester School of Art firmata da Feilden Clegg Bradley Studios.