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sabato, 30 Settembre 2023

Stesa a Forcella si teme una nuova paranza dei bambini

A Forcella dopo la stesa di due giorni fa, si teme una nuova paranza di bambini. Durante la stesa è stata colpita di striscio una donna affacciata al balcone della propri abitazione.

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Forcella, due notti fa in Via Vicaria Vecchia c’è stata una stesa (o forse un raid contro un boss) nel corso della quale è rimasta ferita una cinquantunenne del posto, con l’unica “colpa” di essersi affacciata al balcone della propria abitazione, al momento sbagliato.  Proprio quella strada, vide vittima la giovane Annalisa Durante, colpita a morte per sbaglio, vittima innocente della camorra, morta a soli 14 anni.

Il questore Antonio De Iesu parla di una strategia scellerata, di giovanissimi e spietati. Una paranza di bambini, tutti di età inferiore ai venti anni, che avrebbero sparato contro mura e balconi per imporre il loro dominio, e spaventare chi abita in quella zona.  Il passaggio in zona di un affiliato del clan Mazzarella potrebbe aver scatenato la furia.

Intanto, si sospetta che qualcuno stia lavorando affichè si affilino le armi a disposizione di una nuova leva di giovanissimi, tra i 15 e venti anni, nel solco della epopea di Emanuela Sibillo, il fondatore della paranza ucciso in via Costa per mano dei Buonerba.

Una situazione drammatica e spaventosa, che vede protagonisti dei ragazzi molto giovani, che apparentemente senza paura alcuna, sparano all’impazzata, senza pensare alle conseguenze, solo perché incaricati di affermare il dominio di un determinato clan, in una data zona.

La stessa vittima dell’agguato della scorsa sera, ricoverata al Loreto mare di Napoli, racconta di essere disperata e molto spaventata dalla situazione, sottolineando la propria paura di ritornare a casa sua, a Forcella.

Ciò che indubbiamente sorprende è l’età dei ragazzi, piuttosto piccoli, che sono pronti a sparare all’impazzata, tra la gente. “L’età non deve ingannare, sono criminali spietati”, spiega De Iesu, il quale ha poi assicurato “un’attività investigativa e di controllo assidua e capillare da parte della polizia di Stato e dei carabinieri, sotto il coordinamento della Dda”, anche se il fenomeno apparentemente senza controllo, continua a creare timore e panico tra gli abitanti del cuore di  Napoli.

 

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