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sabato, 23 Settembre 2023

Stefano Cucchi: nessun colpevole

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Il fatto non sussiste, è stata la dichiarazione dei giudici della seconda sezione di Roma. Il caso Stefano Cucchi si conclude senza alcun colpevole per mancanza di prove: né i medici inizialmente condannati per “omicidio colposo”; né gli infermieri e né i poliziotti, già prosciolti in Corte d’Assise.

Stefano, portato in carcere nel 2009 per droga, morì soltanto una settimana dopo il suo arresto per iponutrizione e segni di tumefazione sul corpo e sul viso. Il caso, aperto subito dopo la sua morte, si è concluso, in via definitiva ieri, con lo sdegno della famiglia davanti all’indifferenza della giustizia italiana.

Manifesto per Stefano Cucchi
Manifesto per Stefano Cucchi

Il legale di Cucchi, Fabio Anselmo, ricorrerà, in ogni caso in Cassazione; le foto del corpo di Stefano, presentate in udienza non hanno colpito i giudici. Intanto le parole della madre, Rita Calore, fuoriescono con rabbia e frustrazione dinanzi al dolore per la perdita inspiegabile del figlio: “una sentenza assurda. Mio figlio è morto ancora una volta. Continueremo la nostra battaglia finché non avremo giustizia. Noi vogliamo sapere chi sono i responsabili”.

All’opposto la dichiarazione di Gaetano Scalise, legale di Aldo Fierro, primario dell’ospedale Pertini del reparto per i detenuti: “Era quello che ci aspettavamo come risultato minimo. Siamo molto soddisfatti”, a cui si susseguono le altre dichiarazioni dei singoli legali degli indagati, tutti sul filone della funzionalità della giustizia in Italia e dell’inutile polverone mediatico venutosi a creare in seguito alle foto dimostranti  le sofferenze dell’ex detenuto.

Non sono mancati schieramenti e considerazioni: “per gli agenti di custodia non poteva che esserci l’assoluzione, non essendoci stato il pestaggio” ha affermato il senatore Ncd Carlo Giovanardi; “l’omicidio di Stefano Cucchi rimane una ferita aperta di fronte al bisogno di verità e giustizia” è stato, invece, il tweet di Nichi Vendola, leader di Sel; “senza parole, questa sentenza è dissonante rispetto alle conclusioni formulate dalla Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale del Senato” si è detto il sindaco di Roma Ignazio Marino.

Ma quanta verità e giustizia c’è davvero in questa vicenda? Quanto è stata sottovalutata la sofferenza della famiglia Cucchi?

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