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Stato di emergenza, misura prorogata fino al 31 luglio

Stato di emergenza, misura prorogata ed estesa fino al 31 luglio 2020.

La bozza del Dpcm, presentata nel pomeriggio, illustrata in Senato, dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e questa sera sarà firmata dal premier Giuseppe Conte.

Il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, è costituito da tre articoli, di nemmeno dieci righe in tutto, con la formula: “le misure restano prorogate fino al 31 luglio”.

Pertanto restano confermate le modalità di lavoro agile, ove possano essere svolte, al proprio domicilio o in modalità a distanza.

Con lo smart working, allo stesso tempo, si proroga al 31 luglio la possibilità di incentivare le ferie e i congedi retribuiti.

Per questa misura, per i lavoratori dipendenti, inoltre vige l’obbligo di adottare protocolli di sicurezza, anticontagio, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro.

La misura in questione è la principale da adottare, come contenimento, unitamente all’utilizzo di strumenti di protezione individuale come la mascherina e tutti gli strumenti previsti dal Dpcm.

Permane inoltre l’obbligo di sanificare i luoghi di lavoro, come previsto dalla legge, per garantire a tutti i lavoratori a contatto con il pubblico, le maggiori condizioni di igiene e sicurezza.

Per quanto concerne la scuola, il documento di giugno prevedeva la sospensione delle attività didattiche in presenza.

I provvedimenti, relativi alla scuola, con la chiusura degli edifici scolastici e  la sospensione delle attività didattiche, hanno permesso  di utilizzare gli spazi degli edifici scolastici, per attività ludiche, ricreative ed educative.

Tutto ciò ha reso possibile che le attività non scolastiche, ovvero quelle ludiche, ricreative, non recassero alcun pregiudizio al mondo scolastico.

In questo stato di emergenza, fin troppo spesso vi è stato un uso eccessivo dei decreti da parte del governo, misura contestata, sia da una parte della maggioranza, che da parte dell’opposizione, sottraendo di fatto la possibilità, non solo della discussione parlamentare, ma facendo venir meno le garanzie costituzionali previste.

Christian Russo
Christian Russo
Christian Russo, consulente legale, attore professionista, presentatore, speaker radiofonico, collaboratore presso XXI secolo.news