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Arriva Dracula, il 26 maggio 1897 stampata l’opera di Bram Stoker

26 maggio 1897, viene pubblicato un capolavoro della letteratura inglese: Dracula, di Bram Stoker.

In una di quelle grandi casse — cinquanta in tutto — su un mucchio di terra scavata da poco, giaceva il Conte! Era morto, o addormentato, non lo capivo — perché gli occhi erano aperti e immobili, ma senza l’aspetto vitreo della morte— le guance avevano il calore della vita pur nel loro pallore, e le labbra erano rosse come sempre”


Origini di Dracula 

Il vampiro più famoso della storia prende vita da una meticolosa ricerca, fatta dall’autore, nella storia e nel folklore della Romania, ma non solo.

L’esempio più famoso, da cui l’autore ha preso spunto, è quello del personaggio di Vlad III Dracula. Costui era un nobile dittatore rumeno, cavaliere dell’ordine del Drago, un ordine che combatteva in nome del cristianesimo. Detto anche Vlad Tepes, si macchiò di tremendi e cruenti omicidi, tanto da meritarsi anche il soprannome di Vlad l’impalatore, per via della sua predilezione nell’impalare da vivi i suoi nemici.

È errato pensare che sia stato solo questo l’esempio da cui ha preso spunto Stoker.

Stoker prese spunto anche da un fatto di cronaca dell’epoca: alcuni anni prima della pubblicazione del romanzo, nel New England, precisamente nella cittadina di Exeter, ci fu il cosiddetto “Panico sui vampiri del New England”  

Nel 1892 morì la diciannovenne Mercy Bronson, morì per una malattia che colpì e portò al decesso, qualche anno prima, sia della madre che della sorella. La malattia causava sintomi quale pallore e mancanza di appetito.
In seguito quella malattia venne identificata come tubercolosi, ma allora si parlò di vampirismo.

La credenza si diffuse, quando subito dopo morì anche il fratello di Mercy, per le stesse ragioni.

Il paese iniziò a credere che uno dei membri della famiglia si fosse trasformato in vampiro. L’accaduto portò alla riesumazione dei corpi delle tre donne, e quello di Mercy venne trovato intatto; Inoltre, al momento dell’apertura della bara, il corpo emise un suono gutturale (spiegabile ad oggi con il processo stesso della decomposizione).

Tutto questo poi, abbinato alla terra della Transilvania: teatro di credenze, dove vi abitavano diverse etnie di popoli, testimoniate da edifici di origine gotiche, romaniche ecc; per non parlare della possente catena dei Monti Carpazi, dove vi abitavano tribù di cavalieri come i Goti, gli Unni e i Daci, insomma lo scenario perfetto. 

Con tutti questi elementi a sua disposizione, Bram Stoker mette in scena una storia con elementi dell’horror, del sovrannaturale, elementi gotici ecc che attireranno lo spettatore anche dopo secoli.