Martedì Schumi è tornato a casa dopo un a lunga degenza di ben 9 mesi provocata dall’incidente sugli sci lungo le montagne di Meribel in Francia. Il 7 volte campione del mondo di Formula 1 ha accanto una squadra di circa 15 specialisti, tra medici, terapisti ed infermieri, pronti ad assisterlo nella sua villa di Gland, presso il lago di Ginevra.
I dottori e gli infermieri dell’ospedale di Losanna, dove durante la convalescenza Schumacher è stato ricoverato, si stanno alternando per la sua riabilitazione:”una grande parte della squadra che è ora responsabile di seguire i progressi di Michael è stata addestrata dai nostri specialisti. Continuano loro i trattamenti, noi continuiamo ad essere in contatto e siamo a disposizione” ha sottolineato Darcy Christen, il portavoce dell’ospedale di Losanna, anche se il percorso per la ripresa definitiva non sembra essere vicino.
“La riabilitazione di Michael continuerà a casa, ma la strada da percorrere resta ancora lunga e difficile” ha dichiarato Sabine Kehm, la manager del tedesco. Ad accompagnarlo in tutti i suoi giorni della malattia la sempre presente moglie Corinna che, da ora in poi, potrà almeno stare accanto al marito direttamente da casa sua.
Quel maledetto 29 dicembre Schumi ebbe l’incidente che lo costrinse a diverse operazioni e a febbraio la situazione si aggravò con un’infezione polmonare; scampato il pericolo l’ex campione ha riaperto gli occhi il 16 giugno quando finalmente è uscito dal coma.
