Gli spaghetti alle vongole fujute sono un piatto tipico partenopeo.
Il termine “fujute” proviene dal dialetto napoletano e significa “fuggite”. Infatti, in questo piatto c’è il sapore e il profumo delle vongole, ma non ci sono le vongole come ingredienti.
Questo primo piatto partenopeo nasce dalla capacità dei napoletani di arrangiarsi, ovvero rimediare con gli ingredienti in proprio possesso dato che non tutti potevano acquistare tali molluschi.
Dunque, se l’ingrediente principale dello spaghetto alle vongole fujute non sono le vongole, quali sono gli ingredienti?
Essi sono:
- spaghetti
- pomodorini
- aglio
- peperoncino
- sale
- olio extra vergine d’oliva
- prezzemolo.
Il connubio di questi ingredienti genera il sapore di questi molluschi che non sono presenti.
Quindi, è un piatto semplice e umile della tradizione culinaria partenopea, proprio perchè non tutti avevano la possibilità economica di comprare questi molluschi.
Si racconta che ci sia una leggenda sull’orgine di questo primo piatto partenopeo, legata al famoso Edoardo De Filippo.
Secondo tale leggenda, una sera, l’artista , dopo aver terminato lo spettacolo, si avvia verso casa. Durante il tragitto, comincia a sentirsi molto affamato. Così, giunto a casa, apre il frigo ed elabora con i pochi ingredienti a disposizione gli spaghetti alle vongole fujute.
Si narra che Edoardo rimase così soddisfatto del piatto che raccontò alla sorella di aver assaporato davvero il sapore delle vongole, anche se esse non erano presenti, grazie al verace sapore del prezzemolo, accompagnato dagli altri umili ingredienti.
Non ci sono fonti certe se tale storia sia vera o meno, ma essa dimostra l’arte dell’arrangiarsi che caratterizza il popolo partenopeo.
In passato, per dare alla pietanza, un sapore realistico di mare, anche senza la presenza delle vongole, venivano inserite nel soffritto iniziale le pietre raccolte in riva al mare e poi tolte.
Oggi, a causa dell’inquinamento del mare questa modalità non viene più praticata.