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Soldi e scuola, frena l’autonomia, scontro Lega-M5S

Il progetto autonomista di Veneto e Lombardia avanza a rilento. Il vertice di governo al quale hanno preso parte il premier Giuseppe Conte, il vice premier Matteo Salvini, la ministra per gli Affari Regionali Erika Stefani e una coalizione di membri grillini dell’esecutivo tra cui il vice ministro Laura Castelli e il sottosegretario alla presidenza Stefano Buffagni, si è concluso con una fumata nera. Ancora scontro tra Lega e M5S.

L’accordo, raggiunto sula carta la scorsa settimana, riguardo le risorse finanziarie da destinare al finanziamento delle funzioni trasferite alle Regioni del Nord si è dimostrato fallace.

Secondo l’accordo infatti il maggior gettito fiscale che matura da un anno all’altro in Veneto e Lombardia, una volta saldato il conto delle funzioni trasferite dallo Stato centrale, sarebbe dovuto confluire in un fondo perequativo, cioé dovevano servire a finanziare i servizi delle Regioni con meno risorse.

Opposta la Lega, secondo la quale i soldi dovrebbero restare nel bilancio regionale.

Lega e Movimento Cinque Stelle non hanno trovato un accordo neppure sulla definizione dei Lep, livelli essenziali delle prestazioni, il livello minimo dei servizi che deve essere garantito a tutti i cittadini italiani a prescindere dalla Regione nella quale risiedono.

Convocata una nuova riunione per giovedì per sciogliere i vari nodi, parteciperà il ministro dell’Economia Giovanni Tria, sarà affrontata anche la questione della scuola, per la quale il Movimento rimane fermamente contrario all’articolo 12 dello schema della riforma, dedicato all’assunzione diretta dei docenti e ai concorsi regionali.

Secondo i pentastellati, creando scuole di serie A, B e C, non solo si potrebbe incappare nell’incostituzionalità della norma, ma si rischierebbe anche di recare danno alle varie regioni.

Nessun ulteriore passo avanti è stato fatto riguardo le infrastrutture, Veneto e Lombardia continuano a chiedere la titolarità delle concessioni autostradali e la proprietà della rete ferroviaria, passaggio fortemente ostacolato dal Movimento Cinque Stelle.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II