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Smart Factory, 1.500 miliardi all’economia globale

Secondo uno studio del Capgemini Research Institute, le smart factory potrebbero dare un forte rilancio all’economia mondiale, quantificabile in cifre intorno i 1.500 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. 

La ricerca, la quale risulta essere stata condotta su un campione pari ad oltre 1.000 produttori provenienti da aziende che hanno già avviato un’iniziativa di smart factory localizzate in 13 paesi e in tutti i settori industriali, rende chiaro come Cina, Germania e Giappone siano i primi tre paesi in termini di utilizzo delle smart factory, seguiti da Corea del Sud, Stati Uniti e Francia.

Dall’analisi si riesce ad evincere anche che sempre più aziende trasformano i centri di produzione in strutture intelligenti.

I produttori prevedono di incrementare del 40% il numero di tali attività nei prossimi cinque anni, prevedendo altresì un aumento degli investimenti annui di 1,7 volte rispetto al periodo degli ultimi tre anni.

Ma non ci sono solo aspetti positivi risultanti dall’analisi, emergono bensì anche note negative, ossia solo il 14% degli intervistati afferma che le proprie iniziative già in atto siano di successo, mentre quasi il 60% delle organizzazioni dichiara di incontrare difficoltà nel portare su scala tale attività.

La prima, nonché più grande sfida, è quella di affrontare la convergenza IT-OT, ossia l’integrazione dei sistemi di information technology (IT), utilizzati nei processi aziendali, con i sistemi di operational technology (OT), utilizzati per monitorare i dispositivi, gli eventi e i processi industriali.

Un’altra sfida riguarda invece l’ampliamento della gamma di competenze e capacità richieste per eseguire la trasformazione, tra le quali le capacità interfunzionali, le soft skill, oltre al talento digitale.

“Una fabbrica è un ecosistema vivente complesso, dove la prossima frontiera è rappresentata dall’efficienza dei sistemi di produzione piuttosto che dalla produttività del lavoro. Dati sicuri, interazioni in tempo reale e connessioni tra mondo fisico e virtuale faranno la differenza. Il percorso verso l’IntelligentManufacturing rappresenta un’opportunità strategica per i produttori industriali globali, essi devono sfruttare la convergenza tra Information Technology e Operational Technology, per costruire nuovi percorsi di innovazione e creare nuovo valore per le imprese e per il sociale”, afferma Gerardo Ciccone, di Capgemini Business Unit Italy.

 

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II