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Sla, primo atlante genetico 3D

Completato il primo atlante genetico in 3D riguardo la sclerosi laterale amiotrofica (Sla).

Lo strumento sarà utilissimo ai ricercatori, li aiuterà a capire meglio le dinamiche di questa malattia, dai primi sintomi con i quali si manifesta, fino al modo in cui si sviluppa, aiutando a descriverne più accuratamente il decorso.

L’utilità risiede nella possibilità di individuazione dei geni i quali risultano essere interessati dalla malattia, rilevando il loro sito di attivazione.

Descritta sulla rivista Science, la mappa è stata creata da parte del Centro di ricerca sul genoma di New York.
I ricercatori hanno creato una mappa 3D accuratissima di 12 mila geni del midollo spinale che permettono di identificare, con il decorso della Sla, i cambiamenti non osservabili con i metodi di sequenziamento ortodossi.

Una migliore conoscenza inerente la progressione di questa malattia neurodegenerativa che porterà ad una ricerca per le possibili cure.

L’atlante è stato realizzato grazie ad una nuova metodologia di approccio informatico, in grado di analizzare la trasmissione dei segnali delle cellule nervose.

L’atlante sarà utile anche per lo studio di altre malattie, tra cui l’Alzheimer, il morbo di Parkinson e la còrea di Huntington, come spiega Hemali Phatnani, uno degli autori della ricerca, l’atlante 3D ha reso possibile, per la prima volta, osservare “le interazioni da cellula a cellula, capire che cosa va male, dove e in quali tipi di cellule. La nostra ricerca ha cercato di capire come le mutazioni causate dalla malattia distruggano le funzioni delle cellule, neuronali e non, e come i danni alle comunicazioni portino alla perdita dei neuroni che controllano il movimento”.


 

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II